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Il caso

Politecnico di Torino, Architettura sospende gli scatti di carriera: fondi destinati ai ricercatori

Le risorse liberate verranno destinate al finanziamento dei contratti dei ricercatori a tempo determinato di tipo “tenure-track”

Politecnico di Torino, Architettura sospende gli scatti di carriera

Fondi destinati ai ricercatori

Il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino ha approvato una mozione che prevede la sospensione, per i prossimi tre anni, degli scatti di carriera dei professori associati. Le risorse così liberate verranno destinate al finanziamento dei contratti dei ricercatori a tempo determinato di tipo “tenure-track”, figure considerate centrali per garantire il ricambio generazionale nel mondo accademico.

La misura, proposta da un gruppo di ricercatori precari e sostenuta anche da diversi docenti strutturati, è stata approvata lunedì e rappresenta una scelta in parte simbolica. L’intento è quello di evidenziare la condizione di precarietà diffusa all’interno del sistema universitario e la carenza di risorse nazionali dedicate al sostegno della ricerca. La decisione del Dipartimento arriva in un contesto di progressiva riduzione dei fondi pubblici destinati all’università e con il venir meno degli stanziamenti straordinari previsti dal PNRR.

Secondo Silvia Lanteri, rappresentante dei post-doc in Senato Accademico, il provvedimento è un segnale importante ma non risolutivo: “Alla luce dei tagli ai finanziamenti e del superamento dei fondi PNRR, i ricercatori pre-ruolo vedono ridursi drasticamente le opportunità. Nel breve periodo ciò potrebbe portare all’uscita dal sistema di centinaia di giovani studiosi che hanno finora garantito continuità a ricerca e didattica”.

La mozione non riguarda solo la destinazione degli scatti di carriera, ma include anche la richiesta di istituire un fondo per co-finanziare i contratti in scadenza e per sostenere gli assegnisti che hanno già superato i sei anni di attività, limite massimo stabilito dalla normativa vigente. Viene inoltre sollecitata un’azione politica più ampia, che porti a una maggiore valorizzazione del titolo di dottorato nei concorsi pubblici.

Il documento sarà ora discusso negli altri dieci dipartimenti del Politecnico, dove i rappresentanti dei ricercatori intendono promuovere iniziative analoghe. Successivamente il tema approderà in Senato Accademico, organo deputato a valutare eventuali linee comuni di intervento.

La scelta del Dipartimento di Architettura rappresenta quindi un precedente rilevante nel dibattito interno all’ateneo, ma al tempo stesso mette in evidenza la necessità di un impegno da parte del Ministero dell’Università per garantire risorse stabili e prospettive di carriera ai ricercatori early-career.

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