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19 Settembre 2025 - 07:16
Tav - Inizia il viaggio di Viviana, la talpa ha cominciato a scavare il tunnel di base
È entrata in funzione la prima delle 7 frese che dovranno scavare il tunnel di base della Torino-Lione. Viviana - come da tradizione, alla talpa è stato dato un nome femminile - ha iniziato il suo cammino di 9 chilometri a partire da Saint-Martin-la-Porte, sul lato francese della grande opera transfrontaliera. Un percorso che, salvo imprevisti, durerà due anni, periodo nel corso del quale dovrebbero entrare in funzione anche tutte le altre frese, comprese le due sul lato italiano, incaricate di completare la galleria ferroviaria più lunga e profonda al mondo. A Chiomonte il conto alla rovescia è già iniziato: sono finiti i lavori di realizzazione del nuovo svincolo autostradale e sono cominciati quelli per “abbassare” il piazzale di fronte all’imbocco del tunnel, su cui dovrà essere montata la fresa che sarà poi portata all’interno della montagna. L’arrivo del macchinario in Val di Susa è previsto per la fine del prossimo anno. Attualmente, come comunica Telt, la società incaricata della realizzazione dell’opera, sono stati completati oltre 44 km di scavo sui 164 km totali previsti per la nuova linea ferroviaria (pari al 27% dell’opera) e la data di consegna resta fissata al 2033. L’intero progetto è attualmente in fase di realizzazione con 11 cantieri operativi tra Italia e Francia, che impiegano oltre 3mila persone, destinate a diventare 4mila nel momento clou dei lavori.
Per consentire a Viviana di iniziare lo scavo è stato necessario montare la testa della fresa in una galleria perpendicolare all’asse del tunnel di base, e farle poi compiere una rotazione di 90° per metterla in linea all’asse di scavo. L’operazione ha comportato lo spostamento e l’allineamento preciso della macchina da 1300 tonnellate attraverso una serie di operazioni di sollevamento e traslazione. Dietro la testa, del diametro di 10,4 metri, la fresa è composta da 9 rimorchi, che vengono aggiunti man mano che la macchina avanza in galleria e che sono necessari al suo funzionamento. La fresa è dotata infatti di tecnologie di ultima generazione che permettono di scavare in sicurezza e con estrema precisione anche in condizioni geologiche complesse. Per il suo funzionamento sono necessarie una quindicina di persone su tre turni al giorno, tra ingegneri, tecnici e operai specializzati. Dopo il suo passaggio, Viviana posa direttamente i conci di cemento armato (8 segmenti) per garantire la stabilità della galleria dove passeranno i treni tra Italia e Francia. Si tratta di una vera e propria fabbrica viaggiante con una potenza di 8.100 kW, che trasporta in superficie la roccia, tramite un sistema di nastri trasportatori integrati, ottimizzando il processo di scavo e di riutilizzo dei materiali estratti. Il cantiere è attivo 24 ore su 24 e impiega attualmente un totale di oltre 1.300 operai.
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