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Politiche sociali

Bonus in fumo in mezz’ora: e ora Cirio chiede un “aiutino” dell’Europa

Dopo le polemiche Marrone risponde: «Vi sfido a raggiungere un risultato simile»

Bonus in fumo in mezz’ora: e ora Cirio chiede un “aiutino” dell’Europa

Dieci milioni di euro bruciati in meno di mezz’ora. È il bilancio del click day per il bonus Vesta, la misura regionale voluta dall’assessore alla Famiglia Maurizio Marrone, che ha fatto gridare subito a una «crudele lotteria», per l’iniquità delle modalità di accesso ai fondi. Pochi minuti dopo l’apertura della piattaforma per richiedere il bonus, alle 00.01 del 20 settembre, infatti, i fondi erano già esauriti.

A testimoniarlo, in diretta social, la capogruppo del M5s in Consiglio regionale Sarah Disabato, che ha simulato in tempo reale la compilazione della domanda. «Inaccettabile perché ci sono zone dove le famiglie non possono accedere a internet veloce. È un disastro di cui la Regione dovrebbe chiedere scusa. L’assessore minaccia di denunciare le opposizioni e poi fa il codardo e non si presenta», ha rincarato poi ieri pomeriggio in Consiglio regionale.

Marrone, infatti, se non in un cartonato “riciclato” dall’opposizione, che lo accusava di avere preso in giro 50mila famiglie piemontesi, non c’era. E la minoranza ne ha approfittato per “cantargliele”.

Numeri alla mano sono state 35mila le famiglie escluse dal bonus, su circa 45mila potenzialmente beneficiarie. «I sostegni alle famiglie non sono una lotteria», rivendicavano così alcuni dei cartelli sventolati dall’opposizione.

Dai banchi della maggioranza la risposta. Cartelli con sfondo tricolore e il numero 90%: la percentuale corrispondente ai richiedenti del bonus di nazionalità italiana. Uno di questi viene poi apposto sul “Marrone di cartone”.

L’assessore dalla sua aveva continuato a difendere la misura: «Sfido chiunque a trovare una misura di welfare con un risultato simile», aveva dichiarato all’indomani del click day, definendolo un sostegno concreto al ceto medio italiano.

Pur assente fisicamente in aula, Marrone ha fatto sapere di aver risposto per iscritto all’interrogazione della capogruppo Avs Alice Ravinale, che aveva ipotizzato disfunzioni nella piattaforma e vantaggi indebiti per alcuni utenti.

«L’Assessorato avvierà azioni legali a tutela della correttezza della procedura», si legge nella nota dell’assessore.

Nel frattempo domani Marrone volerà a Bruxelles insieme al governatore Alberto Cirio per chiedere alla Commissione europea più risorse. Nessuna rettifica sulla misura prevista, se non un piccolo «aiutino» dall’Europa.

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