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Alla fine nessuno ha raggiunto Gaza: ora espulsione immediata o prigione

Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è complimentato con le forze navali israeliane. «Con il loro intervento hanno respinto una campagna di delegittimazione contro Israele».

Flotilla, la "Mikeno" si ferma a poche miglia da Gaza: 22 italiani tra gli arrestati

Sumud Flotilla

A bordo c’era anche una torinese, anzi, la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla in partenza per Gaza, su Karma, una delle 40 imbarcazioni abbordate nella serata di ieri (sulle 47 ad aver preso parte all’iniziativa), a 70 miglia da Gaza (anche se non tutte le fonti sono concordi: l’Arci parla di intercettamento a 36 miglia). La torinese si chiama Maria Elena Delia, ed è un’insegnante di fisica e matematica di 55 anni. Oltre a lei altri 39 italiani.

In tutto invece sono 200 gli attivisti fermati dalle autorità israeliane, secondo l’ultimo aggiornamento forniti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Quello che ne sarà di loro adesso non è ancora chiaro. Secondo quanto dichiarato pochi minuti fa dalle autorità israeliane e confermato dalla Farnesina, gli attivisti, sbarcati nel porto di Ashdod, finiranno nel carcere di Ketziot, nel deserto di Negev, e poi saranno espulsi. Chi rifiuterà l'espulsione sarà processato da un tribunale speciale.

Ma già il team legale della Flotilla denuncia le prime violazioni: l’inizio delle udienze degli attivisti in assenza di avvocati. Intanto sono partite altre 45 imbarcazioni dalla Turchia per unirsi alla Flotilla.

La premier Meloni ha rassicurato: «Le operazioni restano in corso e il governo le sta seguendo “minuto per minuto». Mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu si è complimentato con le forze navali israeliane. «Con il loro importante intervento hanno impedito a decine di navi di entrare nella zona di guerra e respinto una campagna di delegittimazione contro Israele», ha spiegato.

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