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Auto, l'uomo che voleva la Maserati di Agnelli ci riprova con... tre ruote. Ecco Xyte ONE

La nuova avventura di Gianfranco Pizzuto: dopo l'hypercar Fulminea arrivano gli scooter elettrici

Auto, l'uomo che voleva la Maserati di Agnelli ci riprova con... tre ruote. Ecco Exyte ONE

L'uomo che voleva la ex fabbrica Maserati, quella intitolata all'Avvocato Gianni Agnelli, per creare supercar elettriche, non si arrende e sposa un nuovo progetto: sempre elettrico, ma questa volta a tre ruote. Si chiama Xyte One e si propone di fare irruzione sul mercato tra la fine dell'anno e l'inizio del 2026. Ecco di cosa si tratta.

Parliamo di uno scooter elettrico ma "coperto", a tre ruote, che si guida senza casco e ha "la sicurezza di un'auto". Un po' come il BMW C1, ma rivisto e migliorato, giurano da Xyte. Che adesso sta affrontando "la fase finale: l’omologazione europea - scrive Gianfranco Pizzuto, ceo e founder di Automobili Estrema e ora cso di Xyte Mobility -. Vogliamo dare alla nostra clientela la tranquillità di guidare un mezzo elettrico in tutta sicurezza. Una delle tante prove previste comprendono anche le prove di compatibilità elettromagnetica EMC”. Ossia, viene verificato che i disturbi emessi dai vari componenti e dispositivi elettrici siano inferiori ai limiti imposti dalle normative europee.

Pizzuto, pioniere dell'elettrico non solo in Italia, nonostante la disavventura torinese ci crede ancora alla rivoluzione della mobilità sostenibile. Tempo fa, aveva annunciato di voler rilevare, con una cordata di sostenitori, lo stabilimento Maserati di Grugliasco, in provincia di Torino, dismesso e piazzato in vendita (sul web) da Stellantis. Lo scopo era iniziare la produzione della sua Fulminea, una hypercar elettrica che per il momento ha colpito molto nei vari show e concorsi di eleganza e design. E anche un suv di lusso, sempre elettrico, pensato per il mercato premium.

Purtroppo, il progetto - che prevedeva anche l'ambiziosa visione di un "campus" dedicato all'automotive elettrico e alla formazione di talenti - si è scontrato con le difficoltà del territorio torinese a dare credito (e crediti) al suo progetto. Pizzuto ci era rimasto male quando avevamo scritto che "prevedibilmente" era stato bloccato, ma conosciamo il territorio in cui operiamo e i suoi paradossi: per esempio, adesso, poco distante da lì, si sta dando credito come a un salvatore della patria all'imprenditore italo-cinese Angelo Su Wenyu, che vuole rilevare lo stabilimento Lear in crisi (fornitore storico di sedili di Maserati e Fiat, a poca distanza dallo stabilimento Giovanni Agnelli) per la produzione di quadricicli elettrici. Un piano di investimento da 100 milioni di euro, a opera al momento di una newco dal capitale sociale di 50mila euro. Però la politica locale e il ministro Urso gli credono...

Pizzuto aveva però detto che non avrebbe rinunciato al sogno della mobilità elettrica, come già aveva fatto in passato incontrando Sergio Marchionne (che la pensava come la pensava e soprattutto sapeva che Elkann non lo avrebbe finanziato). E ha trovato questa partnership di idee con la Xyte.

Kyte Mobility è una azienda tedesca fondata da Wolfgang Ziebart, già BMW e Mercedes, che della società ora è il ceo. Sempre da BMW, e anche Rolls Royce, arriva il progettista Klaus Gersmann, con il responsabile design Erik Goplen. Il primo passo della società è lo scooter ONE, presentato in già alla IAA Mobility lo scorso mese di settembre.

Questo veicolo ha un motore elettrico da 19 kW di picco, con batteria da 7,6 kWh, per un'autonomia di circa 100 km. La ricarica, con presa Type 2, avviene in circa 2 ore. La coppia è di 55 Nm, per lo 0-50 km/h in 2,7 secondi. L'impianto frenante può contare su un ABS a 3 canali, con dischi da 240 mm su tutte e tre le ruote.

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