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Qualità aria

Bilancio sugli inquinanti atmosferici nel territorio metropolitano

Dati e analisi sugli inquinanti atmosferici e le sfide future per la qualità dell'aria a Torino

Bilancio sugli inquinanti atmosferici nel territorio metropolitano

Il rapporto annuale “Uno sguardo all'aria 2024”, pubblicato dalla Città metropolitana di Torino e da Arpa Piemonte, offre una panoramica sulle condizioni dell'aria nel territorio metropolitano

Il rapporto annuale “Uno sguardo all'aria 2024”, pubblicato dalla Città metropolitana di Torino e da Arpa Piemonte, offre una panoramica sulle condizioni dell'aria nel territorio metropolitano, con particolare attenzione agli inquinanti atmosferici e alla loro evoluzione durante l’anno.

I mesi invernali del 2024, storicamente più critici per l'accumulo di polveri sottili (PM10) e biossido di azoto (NO₂), hanno visto un aggravarsi della situazione, soprattutto per quanto riguarda il PM10, con un aumento delle stazioni che hanno superato i limiti di concentrazione. Le condizioni meteorologiche, particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, hanno contribuito a questo peggioramento rispetto all'anno precedente.

Al contrario, il biossido di azoto (NO₂) ha mostrato segnali di miglioramento rispetto agli ultimi quattro anni. Infatti, il valore limite annuale è stato superato solo nella stazione più critica dell'agglomerato torinese, segnando un miglioramento continuo in questo settore.

Il rapporto fornisce anche un’analisi delle sostanze per cui non sono fissati limiti di legge, come diossine, mercurio e ammoniaca, e presenta una caratterizzazione meteorologica completa per l'anno 2024. Inoltre, include una descrizione dell’evoluzione del parco veicolare e dei consumi di combustibile nell'area metropolitana di Torino.

Un altro focus importante del rapporto riguarda la Direttiva Europea 2024/2881, approvata il 14 ottobre 2024, che stabilisce limiti più severi per gli inquinanti atmosferici, da raggiungere entro il 2030. Sebbene non emergano criticità per alcuni inquinanti come SO₂, benzene, CO e metalli pesanti, sono state confermate difficoltà per l'ozono e per PM10, PM2.5 e NO₂, con l’introduzione di limiti più stringenti che evidenziano criticità diffuse nel territorio. In particolare, il PM2.5 si conferma uno degli inquinanti più problematici, con la necessità di ridurre le concentrazioni medie annuali di circa il 50% nei prossimi anni.

Il rapporto sottolinea il miglioramento costante della qualità dell'aria, ma evidenzia anche le sfide future. Alessandro Sicchiero, Consigliere delegato all'ambiente della Città metropolitana di Torino, ha affermato che il percorso verso livelli di qualità dell’aria non nocivi per la salute umana richiederà un impegno continuo e collettivo da parte di amministrazioni e cittadini, con un focus sulla transizione ecologica.

Secondo il direttore di Arpa Piemonte, Barbero, sebbene i dati mostrino progressi positivi, è necessario rafforzare ulteriormente le azioni per continuare a migliorare la qualità dell'aria e rispondere alle nuove sfide poste dalla normativa europea.

Il rapporto completo è consultabile sui siti ufficiali della Città metropolitana di Torino e di Arpa Piemonte.

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