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Il progetto

Torino, il Politecnico forma i suoi ricercatori per diventare i nuovi consulenti scientifici delle istituzioni

Il 30 e 31 ottobre l'università ha organizzato un corso per insegnare a docenti e ricercatori come trasformare i risultati degli studi in strumenti utili per chi deve prendere decisioni che riguardano tutti

Torino, il Politecnico forma i suoi ricercatori per diventare i nuovi consulenti scientifici delle istituzioni

Come può la ricerca universitaria entrare davvero nelle stanze dove si decidono le politiche pubbliche? Il Politecnico di Torino ci prova con un'ambizione chiara: diventare il primo ateneo italiano capace di trasformare le proprie competenze scientifiche in strumenti concreti per chi deve prendere decisioni che riguardano tutti. Non basta più pubblicare studi e tenerli chiusi nei cassetti accademici. Serve costruire un dialogo vero tra chi fa ricerca e chi governa.

Questa visione fa parte del Piano Strategico "PoliTOinTransition", con cui l'università torinese punta a posizionarsi tra le migliori università tecnologiche d'Europa. L'idea è diventare un interlocutore affidabile per le istituzioni, lavorando insieme a decisori politici e cittadini per trovare soluzioni basate su dati solidi e non su impressioni o interessi di parte.

Per rendere tutto questo possibile, il Politecnico ha organizzato il 30 e il 31 ottobre 2025 un workshop dal titolo "PoliTO4Policy - Building Capacity for Evidence-Informed Decision Making". Due giorni intensi durante i quali docenti, ricercatori e personale amministrativo hanno imparato come si parla con chi fa le leggi, come si presentano i risultati di uno studio in modo che siano comprensibili e utili, come ci si muove nei meccanismi della consulenza scientifica.

Il programma ha mescolato lezioni teoriche sui concetti chiave della Science for Policy con esempi concreti di consulenze scientifiche fornite agli organi politici europei. Ma non solo teoria: i partecipanti si sono messi alla prova con simulazioni e giochi di ruolo, per capire nella pratica cosa significa sostenere una decisione pubblica con evidenze scientifiche. A guidarli sono stati Alessandro Allegra, funzionario della Commissione Europea per Ricerca e Innovazione e docente all'University College London, e Lene Topp, esperta riconosciuta di Science4Policy.

La parte forse più interessante è stata la tavola rotonda finale, dove si sono confrontati chi ha già vissuto l'esperienza di portare la scienza dentro le istituzioni. C'era Scira Menoni del Politecnico di Milano, che ha lavorato per lo European Commission Scientific Advice Mechanism, l'organismo che fornisce consulenze scientifiche alla Commissione Europea. E poi tre docenti dello stesso Politecnico di Torino che già lavorano su questi temi: Mariachiara Zanetti, vicerettore per le Politiche territoriali, nazionali ed europee, Nicole Viola del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione, e Berardino Chiaia del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica.

La professoressa Zanetti ha spiegato il senso dell'operazione: «Con questa iniziativa vogliamo rafforzare il ruolo del Politecnico come interlocutore affidabile per i decisori politici e la sua capacità di partecipare attivamente ai processi decisionali, portando un contributo scientifico di qualità, con un approccio orientato alla collaborazione». 

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