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Il caso

Vannacci sul "re dei maranza": "Siamo troppo permissivi"

Baby gang e maranza: figlie del permissivismo e dei fallimenti di famiglia e scuola — serve una politica di sicurezza che riconduca i minorenni al patto sociale.

Ai Murazzi sono tornate le baby gang

Ai Murazzi sono tornate le baby gang

Da una parte c'è Don Alì, un alias che il "re dei maranza" di Barriera di Milano, al secolo Said Alì, si è auto-affibbiato, assieme al titolo di "paladino delle ingiustizie" (secondo lui). Di recente indagato per la "spedizione punitiva" - rigorosamente filmata - ai danni di un maestro colpevole di "essere una persona che “tocca i bambini”", dice Alì. Ovviamente senza alcuna prova. Dall'altra c'è il gruppo di adolescenti che nella notte di Halloween si è reso autore di abusi e sevizie nei confronti di un loro coetaneo. Che idolatrano Alì.

Entrambe facce di un fenomeno, quello dei cosiddetti "maranza", per il generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario nazionale della Lega, figlio di un "giustificazionismo e di un permissivismo smodato".

Di un "errore" in primo luogo familiare: "Le famiglie ormai non riescono più a educare i propri figli e a controllarli, ed è anche figlio di una politica educativa, se vogliamo, nelle scuole, che non ha funzionato", commenta Vannacci, a margine del convegno "L’Impatto del disagio sociale delle periferie torinesi sul sistema sicurezza", organizzato dal sindacato Fsp polizia di Torino questa mattina.

"Ci sono tantissimi aspetti da prendere in considerazione. Questi ragazzi - commenta Vannacci - sono spesso minorenni e i genitori che cosa fanno? E poi come mai non esiste un sistema per ricondurre questi ragazzi a comportarsi secondo quello che è il patto sociale? Una volta esistevano i riformatori, oggi dovremmo ripensare un aspetto della sicurezza che riguardi anche i minorenni, visto che i minorenni sono diventati parte del problema", conclude il generale.

È anche il criminologo clinico Emilio Chiodo a corroborare parte di questa tesi. "Signori, qui a 15 anni ti ammazzano. I reati sono prettamente legati a "movida violenta", uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcol, emulazione. Mancano politiche di strada", avverte. Uno degli aspetti che emergerebbe, infatti, è quello della figura del "palo da ripresa". Chi certifica l'episodio: perché è su TikTok, o su Instagram.

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