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TRASPORTO PUBBLICO

Gtt, controlli potenziati sulle linee 4 e 51: pareri opposti tra maggioranza e opposizione

Foglietta: “La presenza dei controllori riduce i portoghesi e migliora la sicurezza”. Russi (M5S): “Le sanzioni crollano, sistema meno efficace”

Il tram 4

Il tram linea 4

Prosegue la sperimentazione avviata da Gtt sulle linee 4 e 51, con una presenza rafforzata di controllori e personale di sicurezza per contrastare l’evasione e aumentare la sicurezza a bordo. Il progetto, partito nel 2024 e prorogato fino alla fine del 2025, divide maggioranza e opposizione.

Secondo l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, “la presenza dei controllori sulle linee 4 e 51 ha ridotto drasticamente il numero dei portoghesi, piace ai passeggeri muniti di regolare biglietto e migliora la percezione di sicurezza a bordo”. Attualmente sono impiegati 100 agenti, tra personale Gtt e verificatori della ditta Holacheck, ma l’amministrazione sta lavorando per potenziare ulteriormente il servizio con 30 nuovi verificatori e una gara pubblicata il 9 ottobre, con scadenza al 17 novembre 2025, per affidare il controllo titoli di viaggio e l’assistenza alla clientela ad altre 40 persone.

Sul piano economico, i dati indicano un aumento del 3% delle vendite di biglietti rispetto al 2024. Il consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Russi, autore di un’interpellanza, ha però espresso una valutazione diversa: “I dati Gtt dimostrano che la sperimentazione non sta dando i risultati sperati. Le vendite crescono appena del 3%, ma le sanzioni crollano: da oltre 28.000 nel 2024 a 17.000 nel 2025. Sono 11.000 multe in meno, un calo che fa pensare a un’attività di controllo meno efficace, non più efficiente”.

Russi ha inoltre osservato che il servizio di sorveglianza Des Sicurezza, con un costo medio mensile di 2.300 euro, “non ha realmente migliorato la percezione di sicurezza”. Ha poi criticato la decisione di “spostare 30 operatori interni dalla rete parcheggi alla controlleria, mentre vengono previste 40 nuove assunzioni esterne”. “È il rischio che avevamo segnalato – ha aggiunto –: si potenzia un servizio svuotandone un altro. Torino ha bisogno di personale stabile e formato, non di un gioco delle tre carte”. La sperimentazione proseguirà fino al 2025, con l’obiettivo di verificare l’impatto reale su sicurezza e ricavi del trasporto pubblico.

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