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Privatizzazione imminente
13 Novembre 2025 - 08:45
I sindacati Uiltrasporti e Faisa Cisal sollevano nuovamente il tema delle difficoltà del trasporto pubblico a Torino
I sindacati Uiltrasporti e Faisa Cisal sollevano nuovamente il tema delle difficoltà del trasporto pubblico a Torino, sottolineando che, nonostante alcuni sforzi positivi, il sistema è a un punto critico che necessita di interventi urgenti e strutturali. I rappresentanti sindacali riconoscono gli sforzi fatti, come l’affidamento in house a GTT, ma avvertono che tale misura da sola non è sufficiente a garantire un futuro stabile e di qualità per il servizio.
Il trasporto pubblico torinese, spiegano, è a rischio di smantellamento se non verranno adottate scelte tempestive. Questo processo potrebbe evolvere, come accaduto in altre città, verso una privatizzazione che comporterebbe riduzione dell’occupazione, impoverimento dell’offerta e compromissione dei diritti dei lavoratori. La riorganizzazione proposta, pur essendo necessaria, rischia di non essere sufficiente senza investimenti coerenti e continui.
In questo contesto, però, i sindacati riconoscono l’impegno dell’attuale amministrazione di GTT, che ha messo in atto iniziative concrete come i percorsi per l’acquisizione delle patenti e i bonus per nuove assunzioni, iniziative che stanno iniziando a dare frutti positivi. Tuttavia, senza ulteriori certezze economiche e politiche, i progressi rischiano di essere compromessi. Un’interruzione degli investimenti, infatti, potrebbe rappresentare un colpo durissimo per il settore, che già oggi è caratterizzato da turni insostenibili, stipendi non competitivi e una crescente fuga di professionisti.
I sindacati esprimono anche riconoscimenti al Comune di Torino e alla Regione, evidenziando che le istituzioni stanno facendo la loro parte. L’assessore regionale ha mostrato disponibilità ad affrontare il problema, ma i sindacati chiedono ora una direzione politica chiara e condivisa. Si sottolinea l'importanza di superare i personalismi e di mettere al centro l’interesse pubblico, evitando che l’emergenza del trasporto pubblico diventi oggetto di scontro politico o terreno di strumentalizzazioni sindacali.
Infine, viene ribadito che chi propone la privatizzazione del servizio ignora, o finge di ignorare, gli effetti devastanti che questo ha avuto in altre città: tagli alle linee periferiche, precarizzazione del lavoro e riduzione della qualità del servizio. I sindacati chiedono una presa di posizione netta per il futuro del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, invitando a non usare i lavoratori e i cittadini come leve mediatica. Il tempo per la tattica politica è finito: ora è necessario un impegno serio, che dimostri di avere a cuore il futuro del servizio e della coesione sociale.
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