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Gaia raggiunge in chilometro 1: l'idropolitana prende piede

Stamattina il traguardo simbolico alla presenza dei vertici Smat: lo scavo dell'Idropolitana, prevede circa 9,5 km di estensione per mettere in sicurezza Torino e 20 comuni

Torino, parte oggi lo scavo della "talpa" per la nuova Idropolitana

Torino, parte oggi lo scavo della "talpa" per la nuova Idropolitana

Gaia, la talpa calata nel pozzo di Strada dell’Arrivore per la realizzazione dell’Idropolitana, il nuovo grande collettore fognario a servizio di Torino e dei Comuni della Città Metropolitana ha raggiunto il suo primo obiettivo: il chilometro uno, fino a via Gottardo. Ad annunciarlo questa mattina Paolo Romano ed Armando Quazzo, rispettivamente presidente e ad di Smat, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, le imprese costruttrici Itinera e Ghella, che per questa opera sono riunite nel Consorzio Comleto S.c.a.r.l, scesi a bordo di una navetta nel tunnel profondo circa 20 metri per raggiungere il fronte di scavo.

“È affascinante vedere come procede lo scavo di un’opera che è tanto poco visibile in superficie quanto importante per Torino e venti comuni metropolitani - spiega il Sindaco della Città metropolitana e della Città di Torino, Stefano Lo Russo -. I lavori procedono secondo il cronoprogramma e restituiranno al territorio torinese un’infrastruttura più moderna e sicura, utile anche a mitigare l’impatto degli eventi metereologici più estremi.” Mentre il presidente Romano sottolinea soddisfazione per questo primo traguardo “che conferma il superamento degli ostacoli affrontati con l’avvio dei lavori e ci consentirà di proseguire, come da programma, alla realizzazione di questa nuova infrastruttura in grado di tutelare l'ambiente senza rilevanti problemi per il traffico veicolare e le attività commerciali sovrastanti.” 
Particolarmente orgoglioso anche Quazzo, che evidenzia “la direzione dei lavori dell’opera è stata affidata alla società di engineering del Gruppo, Risorse Idriche, ciò a testimoniare la competenza, la sinergia e la capacità di affrontare sfide tecnologiche complesse”.
Nel tratto da Strada dell'Arrivore a Piazzale Ceirano la condotta sarà realizzata con la tecnica della Tunnel Boring Machine (TBM), una macchina che permette la meccanizzazione completa dello scavo delle gallerie e la realizzazione del rivestimento delle stesse, e avrà un diametro interno di 3.200 mm ed una lunghezza di circa 9,5 km.

La Tunnel Boring Machine, che ha cominciato lo scavo vero e proprio lo scorso 3 giugno, avanza progressivamente ed è stata montata alla profondità di 20 metri per la sua intera lunghezza pari a 163 m: opera con 3 turni di scavo realizzando 20 m al giorno di canale, occupando complessivamente oltre 400 fra operatori e persone di staff.
L’opera, oltre ad interessare la Città di Torino, è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona sud ed ovest della Città: Beinasco, Bruino, Cambiano, Candiolo, Chieri Pessione, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva di Chieri, Rivalta di Torino, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Villastellone e Vinovo. 

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