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i Raggiri
22 Novembre 2025 - 07:55
Immagine di repertorio
Le truffe ai danni delle persone anziane restano un fenomeno diffuso e in evoluzione. Le modalità più comuni includono il falso maresciallo, il finto tecnico del gas e la telefonata d’emergenza relativa a un presunto incidente occorso a un familiare. Gli autori puntano spesso su interlocutori soli in casa, sfruttando pressione psicologica, fretta e timore per ottenere denaro o beni di valore. Il consiglio degli operatori è quello di contattare il 112 o un parente in caso di dubbio e di evitare decisioni immediate.
Da questo quadro è partito l’incontro organizzato dalla stazione carabinieri Borgata Lingotto e dalla Circoscrizione 2, rappresentata dal coordinatore alla Sanità Giuseppe Genco, presso lo Spazio Anziani di strada Castello di Mirafiori 57/1. L’iniziativa ha illustrato le principali tecniche utilizzate e fornito indicazioni pratiche per prevenirle.
Uno dei temi affrontati riguarda la manipolazione del numero chiamante. Alcuni truffatori fanno apparire sul display numeri riconducibili a enti pubblici, istituti bancari o forze dell’ordine. Gli agenti hanno ribadito l’importanza di non fidarsi del numero visualizzato e, in caso di incertezza, interrompere la chiamata e comporre personalmente il 112.
Sono state descritte anche le tecniche che riguardano il seguire gli anziani dopo il ritiro della pensione o delle somme allo sportello, per poi tentare furti o scippi nei pressi dell’abitazione. Altre truffe fanno leva su un approccio apparente di familiarità: giovani donne che avvicinano uomini anziani fingendo conoscenza, con l’obiettivo di sottrarre portafogli o oggetti preziosi.
Tra i raggiri più diffusi sulle strade resta quello dello specchietto rotto o della gomma forata, in cui l’autore simula un danno chiedendo un rimborso immediato “per evitare l’assicurazione”. Situazioni simili si verificano anche nei cimiteri, dove alcuni soggetti fingono di essere conoscenti del defunto o della famiglia per instaurare un clima di fiducia.
I carabinieri hanno ricordato alcune regole di prevenzione: evitare di portare con sé grosse somme di denaro durante commissioni importanti, non indossare gioielli vistosi, non aprire la porta agli sconosciuti e non fornire al telefono dati personali o informazioni bancarie.
Un aspetto evidenziato nel corso dell’incontro riguarda la riluttanza alla denuncia. Molte vittime provano disagio per essere state ingannate, ma i militari sottolineano che denunciare è fondamentale: consente di supportare le indagini e può impedire che il truffatore colpisca altre persone.
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