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Torino, nel 2024 oltre 270 casi di violenza di genere: il report di Telefono Rosa Piemonte

Diffusi i dati in vista del 25 novembre: abusi spesso multipli, aggressori per lo più nella cerchia affettiva

Torino, nel 2024 oltre 270 casi di violenza di genere: il report di Telefono Rosa Piemonte

Immagine di repertorio

Nel 2024 274 donne si sono rivolte a Telefono Rosa Piemonte riferendo violenze fisiche e 41 episodi di violenza sessuale. L’associazione ha registrato anche 137 diverse forme di abusi a sfondo sessuale, tra cui molestie online e in presenza, revenge porn e costrizioni a pratiche umilianti o degradanti.

I dati, diffusi in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne del 25 novembre, sono accompagnati dal report annuale che volontarie e attiviste stanno presentando in istituzioni, aziende, scuole, università e centri di aggregazione.

Nel corso dell’anno ci sono state 761 nuove prese in carico e 5.516 contatti attraverso l’aiuto online e social. Le richieste arrivano da fasce di età diverse: 21,8% tra 16 e 29 anni; 23,78% tra 30 e 39; 29,57% tra 40 e 49; 13% tra 50 e 59; 8,41% oltre i 60.

Le tipologie di violenza segnalate includono 106 casi di stalking, 482 violenze psicologiche e 254 violenze economiche. «Quasi mai – spiega Telefono Rosa – viene subita una sola forma di violenza: si verificano, invece, più condotte variamente aggressive nell'ambito delle medesime dinamiche».

Tra gli autori delle violenze, 488 sono mariti, conviventi, fidanzati o ex; «non sono trascurabili» i casi che coinvolgono figli (22).

Nel report l’associazione richiama la necessità di andare oltre le dichiarazioni di circostanza: «Vorremmo non dover continuare a ripetere incessantemente la richiesta di superare la retorica delle parole pubbliche e private sulla difesa delle donne». E aggiunge: «Contro la paura non bastano le parole: servono i fatti, vedere e toccare con mano la realizzazione delle famose ‘quattro P’ su cui si basa la Convenzione di Istanbul: prevenzione, protezione, punizione, politiche integrate».

Telefono Rosa esprime inoltre «amarezza e incredulità per divieti istituzionali alla preziosa educazione sessuo-affettiva strutturale, adeguata all’età dei minori», che promuoverebbe fin dalla scuola primaria «l'umanizzazione delle relazioni» e costituirebbe «il fondamento della prevenzione».

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