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Il caso

Educatori del nido nella scuola dell'infanzia: soluzione alla carenza di personale

Approvato un ordine del giorno per permettere agli educatori dei nidi di lavorare nelle scuole d’infanzia in modo stabile

Educatori del nido nella scuola dell'infanzia

Immagine di repertorio

Carenza di personale nelle scuole d’infanzia: la Sala Rossa ha approvato un ordine del giorno per creare le condizioni necessarie a consentire agli educatori dei nidi di operare stabilmente all’interno delle scuole d’infanzia. La proposta, presentata dal consigliere Angelo Catanzaro, intende contrastare la cronica difficoltà di reperire insegnanti nel settore, migliorando la qualità e la continuità del servizio educativo.

Il documento approvato impegna l’Amministrazione a portare avanti la questione con i ministeri competenti e con l'ARAN, al fine di valutare la possibilità di armonizzare i percorsi formativi dei due settori sia sotto il profilo normativo che contrattuale. La proposta include anche la richiesta di coinvolgere l’ANCI per sollecitare modifiche normative a livello nazionale e aprire tavoli contrattuali che permettano l’utilizzo continuativo degli educatori dei nidi nelle scuole d’infanzia, riconoscendo l’esperienza acquisita nel sistema educativo 0-6 anni.

Il consigliere Catanzaro ha spiegato che la carente disponibilità di insegnanti nelle scuole dell'infanzia sta compromettendo la regolarità dei servizi educativi, con ripercussioni sulle famiglie e sul personale scolastico. Inoltre, ha evidenziato come, a causa delle differenze nei percorsi formativi, il personale educativo dei nidi non possa facilmente essere integrato nelle scuole dell'infanzia. Con il cambiamento dei percorsi universitari, è sempre più difficile trovare un numero sufficiente di docenti disposti a lavorare negli enti locali, anche a causa delle differenze salariali tra scuole statali e comunali.

La soluzione proposta punta a reperire personale stabile a tempo indeterminato per coprire le necessità delle scuole dell'infanzia. Con l’utilizzo degli educatori dei nidi in modo stabile, si prevede non solo una risoluzione strutturale della carenza di personale, ma anche una riduzione del precariato e un miglioramento della qualità dell’insegnamento.

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