L’intelligenza artificiale inganna i lettori: Banana Yoshimoto e Yoko Ogawa denunciano falsi ebook

Nel mondo dell’intelligenza artificiale generativa, scrittori affermati si ritrovano a dover fare i conti con opere non scritte da loro, ma attribuite erroneamente alle loro firme. È quanto è accaduto a due delle più celebri autrici giapponesi, Banana Yoshimoto e Yoko Ogawa, che hanno scoperto con sorpresa che alcuni ebook venduti su Amazon erano stati creati da un’intelligenza artificiale, non da loro.

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Yoshimoto ha ricevuto numerose segnalazioni dai lettori la sera del 25 febbraio, quando si è accorta che i suoi fan avevano trovato su Kindle libri che non aveva mai scritto. “Non sono contraria all’uso dell’IA, ma credo che sia fondamentale rispettare i diritti degli autori. È problematico che queste opere vengano suggerite dagli algoritmi di Amazon o appaiano sotto il mio nome”, ha dichiarato la scrittrice. La Yoshimoto ha quindi immediatamente invitato i lettori a non acquistare questi falsi ebook, contattando Amazon che ha rimosso i contenuti incriminati.

Anche Ogawa ha espresso forte disappunto per la vicenda, sottolineando la difficoltà nel capire come gestire una situazione simile. “Il testo è incomprensibile e la copertina sembra autentica, ma non ha nulla a che fare con me. Non ho mai visto questi libri e non so come reagire”, ha dichiarato. La scrittrice ha aggiunto di volersi consultare con il suo editore per capire come procedere, auspicando che venga creato un sistema che consenta ai lettori di ricevere sempre libri autentici.

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Gli esperti hanno analizzato le opere in questione, ipotizzando che siano state generate tramite IA, considerando anche la qualità della copertura grafica e lo stile del testo. La crescente difficoltà di distinguere tra contenuti originali e generati automaticamente sta sollevando non solo preoccupazioni tra gli autori, ma anche tra le piattaforme di vendita online, che potrebbero vedere calare la fiducia dei lettori se questi episodi si ripetessero.