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Esperimenti sugli animali

Il caso beagle: proteste per la sperimentazione animale, Aptuit sotto i riflettori

Le associazioni animaliste contro l'uso dei beagle nei test di laboratorio

Il caso beagle: la sperimentazione animale riemerge, Aptuit sotto i riflettori

beagle continuano a essere protagonisti involontari della sperimentazione animale e le proteste delle associazioni animaliste che si oppongono all'uso di questi cani nei laboratori non si fermano. La questione è tornata alla luce con il caso dell'azienda farmaceutica Aptuit, che ha visto coinvolti i beagle in test controversi.



I beagle sono spesso descritti come cani dal carattere docile, una qualità che li renderebbe ideali per la sperimentazione. Tuttavia, questa caratteristica non è esclusiva di questa razza. La loro fama di cani docili è solo una parte della storia. Infatti, la loro resistenza fisica e la mancanza di tare genetiche significative li rendono particolarmente adatti a vivere in ambienti di laboratorio. Il loro corpo compatto e forte, unito a una buona salute generale, li rende facili da gestire in spazi ristretti. Però non è solo una questione di caratteristiche fisiche o comportamentali. È anche una questione di tradizione. Da decenni, i beagle sono stati utilizzati nei laboratori, creando un vasto archivio di dati che i ricercatori possono consultare. Questo "archivio storico" rende difficile il cambiamento, poiché i dati raccolti su questa razza sono considerati un punto di riferimento affidabile.

Le associazioni animaliste, tra cui la Lav, sono in prima linea nella battaglia contro l'uso dei beagle nei test di laboratorio. Il 21 gennaio, la Lav ha fatto appello al capo dipartimento One Health del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, per fermare le sofferenze inflitte a questi animali. Le ispezioni condotte dai carabinieri hanno rivelato "gravi e plurime violazioni della normativa di settore" nei laboratori di Aptuit, alimentando ulteriormente le proteste.

Aptuit ha risposto alle accuse con comunicati stampa, negando la presenza di 1600 cani nei loro laboratori, ma senza fornire numeri alternativi. La questione è ora nelle mani del Tar, dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell'azienda contro lo stop agli esperimenti.

Nel 2022, l'Italia ha tentato di vietare l'uso di animali per studi sugli xenotrapianti d'organo e sulle sostanze d'abuso. Tuttavia, nel febbraio 2022, la pratica è stata autorizzata fino a luglio del 2025, grazie a una serie di emendamenti al decreto legge Milleproroghe. Questo dimostra quanto sia complesso il dibattito sulla sperimentazione animale, un tema che coinvolge etica, scienza e tradizione.

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