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Festival dell'economia

Torino, capitale del pensiero economico: si chiude la quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia

Oltre cento incontri, 300 ospiti da tutto il mondo e 1500 studenti coinvolti:

Torino, capitale del pensiero economico: si chiude la quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia

Fonte: https://www.festivalinternazionaledelleconomia.com/cineconomia-al-festival-internazionale-delleconomia/

Si è conclusa oggi, lunedì 2 giugno a Torino la quarta edizione del Festival Internazionale dell’Economia, a cura di Editori Laterza e del Collegio Carlo Alberto – Torino Local Committee (TOLC), con la direzione scientifica di Tito Boeri. Un’edizione intensa, partecipata, dedicata interamente ai giovani e intitolata “Le nuove generazioni del mondo”.

Oltre 100 appuntamenti, tra workshop, incontri, spettacoli e proiezioni, hanno animato la città coinvolgendo 300 ospiti internazionali – economisti, sociologi, statistici, demografi, psicologi e scrittori – per riflettere su un disagio giovanile sempre più diffuso, ma anche sulle risorse, gli strumenti e le politiche da mettere in campo per affrontare un futuro segnato da crisi demografica, migrazioni, cambiamenti climatici, innovazioni tecnologiche e instabilità geopolitica.

A concludere il Festival, l’incontro tra Yuriy Gorodnichenko, economista ucraino, e Oleg Itskhoki, economista russo-americano, sul tema “I giovani, l’Europa, le guerre”. Un dialogo che ha simbolicamente riassunto il cuore della manifestazione: la necessità di una riflessione ampia, lucida e partecipata sulle prospettive delle nuove generazioni.

In apertura dell’evento, Tito Boeri ha letto un intenso messaggio di Mario Draghi, in memoria di Stanley Fischer, economista di fama mondiale, scomparso pochi giorni prima. Draghi lo ha ricordato con parole piene di stima e riconoscenza: «Grande economista, grandissimo insegnante, formidabile banchiere centrale […] la sua dedizione agli studenti era leggendaria. […] Per molti della mia generazione, Stanley è stato non solo un maestro, ma un punto di riferimento in cui conoscenza e linearità morale si univano in un’umanità spesso venata dall’umorismo.»

E proprio il tema dell’insegnamento, della formazione, del ruolo degli educatori, è stato centrale. Per Boeri, è urgente ripensare le politiche per i giovani: «Socializzare i costi per accudire i figli, garantire più uguaglianza di opportunità, migliorare la qualità dell’istruzione – a partire dalla valorizzazione degli insegnanti». Torino, in questa edizione, ha ospitato una vera e propria comunità internazionale di studiosi, in un tempo in cui, come ha detto lo stesso Boeri,«ogni giorno vengono erette nuove barriere alla mobilità delle persone».

A commentare il successo della manifestazione anche Giorgio Barba Navaretti, presidente del Collegio Carlo Alberto, che ha parlato di giornate dense di idee, in un mondo che sembra rendere ogni giorno più difficile per i giovani sognare e progettare. Il ringraziamento, sentito, è andato al pubblico, a chi ha lavorato con dedizione e a tutte le istituzioni e aziende che continuano a credere nella forza del sapere.

Pietro Garibaldi, coordinatore del TOLC, ha invece sottolineato quanto Torino si confermi città ideale per affrontare temi complessi e mai scontati: «La partecipazione dei giovani e le loro domande – ha detto – sono la dimensione più affascinante di questa edizione».

A chiudere, con una nota di fiducia, Giuseppe Laterza, presidente della casa editrice Laterza:«La grande partecipazione di giovani a un’edizione del Festival a loro dedicata testimonia tutte le potenzialità della comunità della conoscenza che si è creata a Torino.»

Ecco, forse è proprio questa l’eredità più preziosa del Festival: aver messo in comune, in una città che da sempre ha il coraggio di ragionare in profondità, domande, energie e possibilità. Perché il futuro non si aspetta, si costruisce. 

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