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La commemorazione
30 Agosto 2024 - 17:02
Una giornata di rabbia, lacrime e richieste di giustizia, dalla prima commemorazione alle 9.30 alla fiaccolata di stasera. Con inizio e fine alla stazione di Brandizzo, a pochi passi dal punto in cui sono morti Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo.
Erano le 23.40 del 30 agosto 2023 e oggi si ricorda il primo anniversario di quella strage sui binari, capitata mentre i cinque operai lavoravano sulla ferrovia. Alle 9.30, davanti al monumento vicino alla stazione, si è svolta una breve cerimonia alla presenza di istituzioni e parenti. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha posato una corona di fiori e tutti i dipendenti alle 9.30 hanno osservato un minuto di raccoglimento. «Ogni operaio che ha perso la vita qui - ha detto il sindaco di Brandizzo, Monica Durante - poteva essere un nostro caro. Sulla sicurezza sul lavoro va tenuta alta l'attenzione». Il sindaco ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile quando inizierà il processo, così come l'associazione Sicurezza & Lavoro: «Quella della sicurezza sul lavoro è una battaglia lunga ma che crediamo sia doveroso combattere. Siamo vicini alle famiglie che chiedono giustizia, gliela dobbiamo» aggiunge il direttore dell'associazione, Massimiliano Quirico.
Massimo e Antonio Laganà, papà e fratello di Kevin, la vittima più giovane, hanno preso la parola durante la commemorazione: «Chiediamo giustizia. Non è possibile morire sul lavoro. Chi va a lavorare deve tornare a casa. Siamo tutti qui uniti per chiedere questo. Essere qui fa malissimo ma continueremo questa battaglia fino a quando non saranno individuati i colpevoli, che dovranno finire in galera. Intanto non vediamo l'ora che cominci il processo per poterli guardare negli occhi».
Davanti alla stazione sono stati posati cinque angioletti e appesi due striscioni per chiedere giustizia per i lavoratori. Poi, in attesa di messa e fiaccolata previste per stasera, le commemorazioni si sono spostati in Comune per il convegno dedicato alla strage. Tra i presenti, l'assessore e vice presidente della Regione, Elena Chiorino (Fdi), e Chiara Gribaudo (pd), presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tragedia: «Servono più ispettori, almeno 20mila in tutta Italia, per i controlli e le ispezioni nelle aziende - sottolinea la deputata - Ma serve anche investire sulle tecnologie: se a Brandizzo ci fossero stati dei sistemi tecnologici come in altri Paesi europei, forse si sarebbe evitato quello quello che è successo. Nel 2023 non si possono avere sistemi di comunicazione tra appaltatori, subappaltatori e lavoratori che sono ancora fermi al secolo scorso. Questo è l'orizzonte sul quale ci impegniamo e che renderemo noto il 12 settembre alla Camera, facendo il punto del lavoro che la commissione ha fatto in questo primo anno».
Serve anche personale per indagare, come richiesto dalla procuratrice di Ivrea Gabriella Viglione proprio su queste pagine. Gribaudo concorda: «Credo che sia opportuna l'apertura di una procura che si occupi esclusivamente di incidenti e morti sul lavoro a livello nazionale, sull'esempio dell'antimafia. Anche perché la procura di Ivrea, che lavora sulla strage di Brandizzo, è subissata di lavoro. Ho fatto un interpello al ministro per chiedere un rinforzo specifico però purtroppo non è arrivato nessuno. Chi paga queste mancanze sono i familiari delle vittime che restano senza giustizia».
La deputata chiede anche che si riveda il Testo unico sulla sicurezza, entrato in vigore dopo la tragedia della Thyssenkrupp a Torino, e la catena di appalti e subappalti, soprattutto quando coinvolgono «aziende come Rfi e Ferrovie dello Stato».
Interviene Chiorino: «La linea da seguire è chiara: controlli più stringenti, pene più severe per chi viola le norme ed una cultura della prevenzione che deve diffondersi a partire dalle scuole. Per questo il Piemonte ha adottato il documento strategico per i dipartimenti di prevenzione "Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro", per rafforzare le azioni di contrasto agli infortuni gravi e mortali, le malattie professionali e migliorare le condizioni di lavoro attraverso specifici finanziamenti. Entro fine mese chiuderà l'affidamento all'Accademia delle Costruzioni per le attività di formazione con in il coinvolgimento di circa 800 imprese, 6mila lavoratori, per oltre 4mila ore di formazione entro la fine del 2025, per un contributo Inail di poco meno di 800mila euro».
La vicepresidente della Regione ricorda che, a livello nazionale, il Governo Meloni ha disposto l'assunzione di 1.400 ispettori tra il 2024 e il 2025, raddoppiando il numero dei controlli già quest'anno cui si aggiungeranno 50 Carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro, 514 posti posizioni ispettive Inail e Inps e 1.520 magistrati ordinari. «E’ stata introdotta la cosiddetta "patente a crediti" per le imprese e i lavoratori, Inail ha raddoppiato, rispetto al 2023, le risorse a disposizione dei datori di lavoro per aumentare i livelli di sicurezza: ora c'è oltre 1 miliardo e mezzo di euro».
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