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il blitz

Mercedes, Bmw e tre case: maxi-sequestro al re dell'usura di Torino

Confiscati appartamenti, auto, conti correnti, titoli e cassette di sicurezza

La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Torino ha sequestrato beni mobili ed immobili, il cui valore è stato stimato in un milione di euro, riconducibili a Vittorio Battista, noto usuraio ed elemento di spicco della criminalità locale, dedito da molti anni alla commissione di delitti principalmente legati al reato di usura. Nello specifico, il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dei beni è stato emesso dal Tribunale di Torino - Sezione Misure di Prevenzione - su proposta del Questore di Torino e ha riguardato tre appartamenti a Venaria Reale e a Torino, tre box auto, tre auto (tra cui una Mercedes Classe A AMG e una Bmw), una moto e ben 14 rapporti bancari tra conti correnti, titoli e cassette di sicurezza, per un valore complessivo di circa un milione di euro.


Non solo, Vittorio Battista si è reso responsabile di diversi reati di natura predatoria già dall'inizio degli anni ’70. Negli anni seguenti, inoltre, si è reso responsabile di una serie di gravi delitti contro il patrimonio e contro la persona, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale. Risale invece agli anni ‘80 la sua prima condanna, per una serie di furti aggravati e poi ancora, a distanza di poco più di un anno, Battista è stato condannato dal Tribunale di Torino a 6 anni di carcere per avere commesso due rapine ai danni di altrettante gioiellerie di Torino. Dopo la galera, tornato in libertà, Battista ha commesso numerose altre rapine nelle province di Firenze e Torino inserendosi poi in un contesto criminale riguardante prestiti di denaro ad elevato tasso di usura.

L’indagine patrimoniale svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine di Torino ha evidenziato l’ingente patrimonio accumulato dal "re degli usurai" nel corso della sua attività. Nei confronti di Battista è stata avanzata anche la richiesta, al vaglio del Tribunale, di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il provvedimento eseguito conferma la notevole importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniali, che sottraggono ricchezze illecite ai soggetti radicati in contesti criminali.

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