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L'ESPERTA

«Fidiamoci del nostro Verde pubblico, è invidiato da tutto il mondo»

Maria Lodovica Gullino, professoressa di Patologia vegetale di UniTo, difende i progetti delle alberate in corso Umbria e corso Belgio

«Fidiamoci del  nostro Verde pubblico, è invidiato da tutto il mondo»

La realizzazione delle nuove alberate in città sta facendo parecchio discutere e ha spaccato i cittadini tra favorevoli e contrari. Per questo abbiamo chiesto il parere a un’esperta di botanica, la professoressa di patologia vegetale di UniTo, Maria Lodovica Gullino: «A Torino abbiamo un servizio giardini del Verde pubblico di primissima qualità che ci invidiano in tutto il mondo, quindi dico: diamogli fiducia. Siamo una delle poche città che ha un piano di manutenzione con esperti che fanno controlli fitostatici, tra cui molti miei ex studenti. Probabilmente hanno individuato l’età avanzata delle piante giunte a fine vita. Molti alberi sono malati e ricoperti di funghi, altri sono solo apparentemente sani ma il legno all’interno è distrutto e rischiano di cadere e fare danni. E’ quindi corretto sostituirle per il bene dei cittadini».

La protesta dei residenti contro l'abbattimento degli alberi in corso Belgio


Le polemiche riguardano anche le dimensioni ridotte delle nuove piante. Anche su questo punto la docente è favorevole alla scelta dell’amministrazione: «Bisogna scegliere delle piante che non abbiano uno sviluppo eccessivo in altezza e larghezza, più resistenti ai cambiamenti climatici. Poi qui a Torino abbiamo i tram che rischiano di entrare in contatto con piante troppo grandi e si spenderebbero davvero tanti più soldi in manutenzione. Anche a Berlino stanno adottando la stessa tecnica. I pyrus poi - aggiunge - sono piante ornamentali molto belle, occorre solo avere un po’ di pazienza e attendere che crescano».

Le nuove alberate di peri in corso Umbria

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