l'editoriale
Cerca
L'ANALISI
29 Settembre 2023 - 20:00
«La cessazione del contratto di affitto a canone concordato non è uno sfratto». L’assessore Jacopo Rosatelli, che ieri ha accolto tre coinquiline che vivono in corso Regina 292 e 294, ci tiene a fare chiarezza su quanto sta accadendo e sui futuri possibili scenari che possono interessare un gran numero di famiglie a Torino.
«Con la cessazione del contratto non interviene la forza pubblica, quindi le famiglie non se ne devono andare, possono restare» spiega l’assessore che ci spiega come funziona il canone concordato: «E’ la facoltà di stipulare un affitto calmierato grazie agli accordi territoriali tra proprietà e coinquilini che il Comune ha rinnovato a gennaio. Torino - aggiunge Rosatelli - è una città che ha un numero di alloggi affittati con contratti a canone concordato superiore alla media italiana. E’ una soluzione che conviene alle due parti perché gli affitti sono bassi e il proprietario paga meno imposte».
Per quanto riguarda il caso di corso Regina: «Mi ero già interfacciato con la proprietà e ho ribadito alle coinquiline l’impegno a trovare una soluzione per l’interesse collettivo» ha sottolineato Rosatelli che promette: «A ottobre faremo un passo avanti nel lavoro di composizione della situazione riconoscendone la criticità. Siamo solo all’inizio».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..