Cerca

L'ANALISI

Ecco come funziona il canone concordato

Dopo la protsta delle 63 famiglie di corso Regina che rischiano di dover lasciare casa, l'assessore Rosatelli fa il punto della situazione: «Non se ne devono andare»

Ecco come funziona il canone concordato

«La cessazione del contratto di affitto a canone concordato non è uno sfratto». L’assessore Jacopo Rosatelli, che ieri ha accolto tre coinquiline che vivono in corso Regina 292 e 294, ci tiene a fare chiarezza su quanto sta accadendo e sui futuri possibili scenari che possono interessare un gran numero di famiglie a Torino.

«Con la cessazione del contratto non interviene la forza pubblica, quindi le famiglie non se ne devono andare, possono restare» spiega l’assessore che ci spiega come funziona il canone concordato: «E’ la facoltà di stipulare un affitto calmierato grazie agli accordi territoriali tra proprietà e coinquilini che il Comune ha rinnovato a gennaio. Torino - aggiunge Rosatelli - è una città che ha un numero di alloggi affittati con contratti a canone concordato superiore alla media italiana. E’ una soluzione che conviene alle due parti perché gli affitti sono bassi e il proprietario paga meno imposte».

Per quanto riguarda il caso di corso Regina: «Mi ero già interfacciato con la proprietà e ho ribadito alle coinquiline l’impegno a trovare una soluzione per l’interesse collettivo» ha sottolineato Rosatelli che promette: «A ottobre faremo un passo avanti nel lavoro di composizione della situazione riconoscendone la criticità. Siamo solo all’inizio».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.