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06 Marzo 2024 - 13:41
Il presidente del Tar, Raffaele Prosperi, all'inaugurazione dell'anno giudiziario amministrativo
Un organico ridotto - anche se le cose vanno un po’ meglio rispetto al 2023 - e ricorsi in leggero calo, diverse pendenze smaltite e richieste di leggi «meno farraginose». Aumentano però le cause che hanno a che fare con l’inquinamento e sono a rischio appalti e lavori pubblici. E’ quanto emerso ieri mattina all’inaugurazione dell’anno giudiziario amministrativo del Tar del Piemonte, dove è stato tracciato il bilancio del 2023.
Organico ridotto
Nell’aula magna della Cavallerizza Reale in via Verdi è Raffaele Prosperi, presidente del Tribunale amministrativo regionale piemontese, il primo a prendere parola: «Il dpcm del 6 dicembre 2021 ha previsto una pianta organica di 14 magistrati per il Tar, presidente compreso. Ma la realtà vede invece 11 magistrati con il presidente. Delle tre sezioni, la seconda è sul filo del rasoio con appena tre magistrati e ci espone a rischi». Va detto però che l’anno passato i magistrati erano appena nove. Quindi le cose ora al Tar piemontese vanno un pochino meglio. Prosperi però aggiunge: «La scarsità di magistrati è legata anche all’organizzazione del Tar della Valle d’Aosta che ha tolto due magistrati in pianta stabile, sostituendoli con un supplente e uno fisso che viene dalle sezioni del Piemonte». Il Tar aspetta ora delle assunzioni. Una data c’era: 1° luglio. Quel giorno dovrebbero entrare in servizio nuove leve. Ma forse non sarà così. «Dalle ultime informazioni in nostro possesso, prevediamo ulteriori ritardi», dichiara Prosperi.
Meno ricorsi
Almeno, e questa è una buona notizia, l’anno appena trascorso ha portato una diminuzione dei ricorsi. Se è vero infatti che al 1° gennaio 2022 i ricorsi pendenti erano 2588, al 1° gennaio 2023 i ricorsi erano scesi a 2483. A fine anno, 31 dicembre 2023, la cifra era scesa ulteriormente fino ad arrivare a 2384. Dunque, una diminuzione, seppure leggera, pari al 4%, con 99 ricorsi in meno rispetto all’anno scorso. Questo anche se la terza sezione è partita solo a giugno 2023 e i magistrati neo-assunti lavorano ancora a carico ridotto. Quanto ai possibili tagli sui ricorsi «non è nostra intenzione farli, perché la giustizia amministrativa deve andare avanti», afferma Prosperi.
Le cause
Ciononostante, la scarsità dei magistrati al Tar piemontese rende comunque difficile il rispetto dei riti accelerati, vale a dire quelli che riguardano per esempio le gare per l'affidamento dei lavori pubblici, i servizi e le forniture. Oppure quelli che coinvolgono l'Autorità di regolazione dei trasporti. «Alcune cause vanno oltre i limiti di legge», conclude il presidente. Il tutto mentre Maria Laura Piovano, la responsabile del settore Avvocatura della Regione Piemonte, ha rilevato che sono aumentate «le cause risarcitorie davanti al giudice ordinario in materia di tutela della salute umana per inquinamento e qualità dell'ambiente». Concetto ribadito anche da Elisabetta Boursier, direttrice del servizio centrale Avvocatura della Città di Torino: «Si stanno facendo sempre più avanti richieste di tutela giurisdizionale non coltivate in passato. In particolare in tema di qualità dell'aria e immissioni sonore».
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