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Società & nuove fragilità

Dipendenze ‘nuove’: gioco online, ketamina, alcol low‑cost – cosa sta succedendo davvero?

Dipendenze emergenti tra i giovani: i dati e le implicazioni

Dipendenze ‘nuove’

Immagine di repertorio

Nel 2024, in Italia, circa 320 000 studenti minorenni (pari al 13 %) hanno riferito di aver praticato gioco d’azzardo online, con profili “a rischio” nel 6 – 6,3 % dei casi e “problematici” nel 4,7 %. In coerenza, la Relazione della Camera segnala per il 2023 una cifra di gioco online già record: 270 000 studenti (11 %) coinvolti almeno una volta.

Il gioco d’azzardo tra i giovani è ampiamente diffuso: nel 2024, il 62 % della popolazione studentesca ha giocato almeno una volta nella vita, il 57 % nell’ultimo anno, con modalità che spaziano da Gratta&Vinci (76 %) a scommesse e slot machine. Le evidenze mostrano che coloro con profili problematici tendono anche a manifestare comportamenti devianti come atti vandalici, conflitti con le forze dell’ordine e consumo di sostanze.

In ambito videoludico, più di 290 000 studenti minorenni (circa 19 %) presentano comportamenti a rischio legati al gaming, con reazioni emotive intense alla privazione. Lo studio ESPAD registra una diffusione del gaming pari all’80 % degli studenti nel 2024, in crescita significativa dal 47 % del 2015, con un uso problematico stimato attorno al 22 %.

L’analisi delle acque reflue segnala un aumento del consumo di ketamina in Italia, in particolare nelle città di Milano, Trieste, Bologna. In alcuni centri, il consumo risulta 3‑4 volte superiore rispetto agli anni precedenti; la tendenza è in controtendenza rispetto all’eroina, in calo tranne che a Terni e Verona.

La ketamina, usata come anestetico e analgesico, ha effetti dissociativi e allucinogeni ricercati anche a scopo ricreativo. A uso prolungato può indurre dipendenza psichica, alterazioni del sonno, depressione, disturbi cognitivi e danni a livello urogenitale. Il potenziale di dipendenza psicologica è presente, benché valutato solitamente basso ai dosaggi terapeutici; mancano comunque dati esaustivi.

L’uso di alcol tra gli studenti si è ridotto: dal 1995 (88 %) al 2024 (74 %). Tuttavia, i fenomeni di sballo esteso (binge drinking) restano preoccupanti: il 30 % ha avuto almeno un episodio nell’ultimo mese, senza differenze significative tra maschi e femmine.

L’assistenza per dipendenze da sostanze e comportamentali è garantita da i Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD), parte dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale. Il sistema comprende servizi ambulatoriali, semi-residenziali e residenziali, pubblici e privati accreditati. I servizi dedicati al gioco d’azzardo e all’alcolismo sono circa 486, localizzati soprattutto nel Nord e Nord-Est. Numerose iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sono in corso, molte rivolte ai giovani.

Il gioco d’azzardo patologico è riconosciuto dal DSM‑5 come disturbo del controllo degli impulsi, con comorbilità frequenti a depressione, disturbi della personalità, uso di sostanze.

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