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Fondi europei

Fondi europei 2021-2027: attuazione rallentata in Italia, il Piemonte in linea con la media nazionale

Secondo il monitoraggio UIL, la spesa effettiva dei fondi europei in Italia resta bassa: Piemonte stabile ma senza progressi significativi

Fondi europei 2021-2027

Foto di repertorio

A oltre tre anni dall’inizio della programmazione europea 2021-2027, l’Italia mostra ritardi nell’attuazione dei fondi strutturali. Su un totale disponibile di 74,9 miliardi di euro, soltanto il 17,97% – pari a circa 13,5 miliardi – risulta attualmente programmato. La spesa effettiva si ferma al 5,04%, ovvero 3,8 miliardi di euro. I dati emergono da un report pubblicato dalla UIL, elaborato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio del sindacato.

Il Piemonte si colloca nella fascia mediana delle regioni italiane, con una spesa effettiva pari al 13,84%. È superato da Liguria (18,18%) ed Emilia-Romagna (14,43%), mentre si posiziona davanti a regioni come Lombardia (12,91%) e Friuli-Venezia Giulia (12,05%). In fondo alla classifica si trovano Sicilia (1,19%), Umbria (2,35%), Sardegna (2,55%) e Abruzzo (3,26%). Il Molise non ha registrato alcun movimento di spesa.

Per quanto riguarda i programmi regionali, su 48,3 miliardi disponibili, sono stati programmati interventi pari al 18,93% (circa 9,1 miliardi), mentre la spesa effettiva si ferma al 6,21% (circa 3 miliardi). I programmi nazionali, gestiti dalle amministrazioni centrali, presentano risultati ancora più contenuti: su 26,5 miliardi, gli impegni ammontano al 16,23% (4,3 miliardi), con una spesa effettiva al 2,91% (772 milioni di euro).

  • Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), con una dotazione di 44,1 miliardi, è programmato al 15,6% e speso al 4,78%.

  • Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), destinato a formazione, occupazione e inclusione, ha una programmazione al 22,18% e una spesa al 5,61%.

  • Il Fondo per una transizione giusta (JTF), orientato a sostenere aree in riconversione industriale come Taranto e il Sulcis Iglesiente, mostra valori molto bassi: 0,61% programmato, 0,13% speso.

  • Il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA), con 987 milioni di euro, ha una programmazione al 23,2% e una spesa al 5,86%.

Alcuni programmi nazionali risultano ancora fermi. Tra questi, “Scuola e competenze”, “Inclusione e lotta alla povertà” e “Giovani, donne e lavoro”. Anche i programmi “Salute”, “Cultura” e “Sicurezza e legalità” presentano livelli minimi di attuazione. Le uniche eccezioni sono “Capacità per la Coesione” (11,96%) e “Ricerca, innovazione e competitività” (8,56%).

Ivana Veronese, segretaria confederale UIL, ha sottolineato l’urgenza di adottare misure che favoriscano sia la rapidità che la qualità della spesa. Secondo Veronese, una gestione efficiente dei fondi strutturali, integrata con le risorse ordinarie, potrebbe contribuire in modo significativo a ridurre le disuguaglianze territoriali e stimolare occupazione ed economia. UIL propone l’attivazione di un tavolo di confronto tra Governo e parti sociali per concentrare gli investimenti su obiettivi strategici ad alto impatto.

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