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il lavoro fragile
25 Novembre 2025 - 11:00
Immagine di repertorio
I dati Eurostat 2024 indicano che oltre un lavoratore su dieci in Italia è a rischio povertà, una quota in aumento rispetto al 2023 e superiore alla media UE. Il fenomeno riguarda i “working poor”, persone con un impiego ma con un reddito insufficiente a garantire una vita dignitosa. Non è più quindi solo l’assenza di lavoro a generare condizioni di vulnerabilità.
Un riscontro ulteriore arriva dall’Osservatorio di Antoniano, che tramite la rete solidale “Operazione Pane” ha registrato, tra gennaio e settembre 2025, un aumento del 4% delle persone occupate che hanno chiesto aiuto rispetto al 2024. Tra i 6.696 assistiti, 765 rientrano tra i working poor. La crescita maggiore si registra in Veneto, che concentra il 39% del totale nazionale e mostra un incremento del 58% in un solo anno.
Parallelamente, cambia anche il profilo della povertà: nel 2024 oltre metà degli assistiti non aveva una casa, mentre nel 2025 la quota si è dimezzata. Prevale oggi la mancanza di stabilità economica, più che l’assenza di un alloggio. Il totale delle persone aiutate è aumentato del 14%, con più giovani tra i 18 e i 30 anni e più over 60. Gli italiani rappresentano il 20% del totale.
Sul fronte dei nuclei familiari, diminuiscono del 12% le famiglie che chiedono aiuto, ma quelle che lo fanno sono più numerose: in media 4 componenti e 3 figli per nucleo. Crescono del 7% le famiglie italiane. La situazione più complessa è in Campania, dove si concentra il 29% dei nuclei assistiti e il 43% delle famiglie italiane in difficoltà.
Le mense francescane restano centrali nel supporto alimentare: nel 2025 vengono distribuiti 2.170 pasti al giorno (+7% sul 2024). Tra il 2023 e il 2025 l’aumento complessivo è del 36%.
“Operazione Pane” sarà attiva dal 24 novembre al 16 dicembre 2025 con il numero solidale 45588 e donazioni tramite sms, telefonata o bonifico.
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