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Bilanci amari
27 Febbraio 2025 - 07:30
Conti in rosso (tranne che alla Rossa) per l'impero di John Elkann, alle prese con perdite molto più sostanziose di quanto preventivato o con autentici tracolli: da Philips a Stellantis, non è un momento che faccia piacere a un finanziere come lui. Che però incassa ugualmente, anche se meno di quanto vorrebbe. Vediamo quanto.
Partiamo da Stellantis. Il tracollo negli utili (-70%) non ostacola l'idea del Gruppo di riconoscere ugualmente un dividendo ai suoi azionisti: il fatturato c'è (il calo è "solo" del 17%) e i 5,5 miliardi di utile saranno comunque divisi fra i soci, se ci sarà il via libera dell'assemblea degli azionisti il prossimo 15 aprile. Il dividendo sarà però dimezzato: 0,68 euro. Che, considerando i 449.410.092 azioni ordinarie detenute da Exor significa, per la holding di John Elkann, 305,6 milioni di euro. Una batosta rispetto ai 700 dell'anno prima. Poi, dalla Exor si andrà eventualmente a riconoscere utili anche alla Giovanni Agnelli BV (e ai 100 discendenti di Giovanni Agnelli) e alla Dicembre, dei fratelli Elkann.
Exor, solo pochi giorni fa, ha preso però un'altra brutta botta con Philips la multinazionale di Ehindhoven (e che sponsorizzava il PSV che ha eliminato la Juve in Champions League: altra stangata ai bilanci, cui segue l'uscita dalla Coppa Italia) di cui la holding detiene il 17,51% (pagato 3,3 miliardi). Nonostante un fatturato stabile di 18 miliardi circa, Philips ha chiuso con perdite per 698 milioni di euro e un tonfo in Borsa con -11% in un solo giorno. Nonostante questo riconoscerà un dividendo di 0,89 euro agli azionisti. Che per le 163.717.857 azioni di Exor significa 139 milioni di euro e rotti.
Poca cosa per un uomo con un patrimonio personale (dati di Forbes) di 2,5 miliardi di dollari? Certo non si sorride, ma sempre meglio di quello che capiterebbe a un'azienda normale che - con percentuali simili di perdite - porterebbe i libri in tribunale. A Elkann resta la consolazione della Rossa, anche se Exor ha appena annunciato la vendita del 4% di azioni: altri 132 milioni di euro dai dividendi Ferrari. Il tutto al netto della retribuzione come presidente Stellantis (l'anno scorso 4,9 milioni, benefits compresi) e Ferrari (2,6 milioni).
Resta una domanda: poiché Elkann ha annunciato bonus per 600 milioni per i dipendenti (manager compresi) finirà per includere anche l'ex ceo Carlos Tavares, in sella fino a novembre quando di fatto Elkann l'ha cacciato (lo dicono i francesi), e principale artefice della strategia - fra la svolta all electric, la penalizzazione dell'Italia e il disastro in USA - che ha portato a questi risultati? Lui, se fosse andata bene, avrebbe preso quasi 36 milioni di euro. Il 15 aprile l'assemblea degli azionisti dovrà decidere anche su questo punto.
E oggi arrivano i conti della semestrale Juve. Che lui ha rifondato dopo aver cacciato Andrea Agnelli e con il tecnico da lui scelto: fuori da Champions, Coppa Italia e forse anche corsa scudetto.
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