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L'analisi
26 Febbraio 2025 - 22:10
L'Europa e l'America (e il nuovo CEO). Sono questi gli scenari cui deve guardare ora Stellantis e cui ha fatto riferimento John Elkann durante la call con gli analisti. In primo piano, la scadenza europea del Green Deal che potrebbe slittare. E poi, la questione dazi.
Nel corso della presentazione dei risultati finanziari del 2024 di Stellantis, il presidente John Elkann ha delineato "le sfide e le opportunità" che il gruppo automobilistico sta cercando di affrontare. Da quando FCA e PSA si sono unite formando Stellantis, il colosso ha dovuto navigare attraverso un contesto sempre più complesso, includendo conversazioni in corso con la Commissione Europea per tracciare la rotta futura fino al 2035 e oltre. "In questo momento stiamo esplorando diversi scenari," ha affermato Elkann, "ma è prematuro trarre conclusioni definitive su quale si concretizzerà e su come influenzerà Stellantis. Siamo però preparati ad affrontare le trasformazioni necessarie."
La questione dei dazi negli Stati Uniti è stata un tema cruciale del discorso di Elkann. E non a caso, risultati 2024 alla mano, gli USA sono stati il mercato dove il Gruppo ha perso di più. Elkann ha espresso il sostegno all'iniziale politica dell'amministrazione Trump volta a riaccendere la produzione domestica negli Stati Uniti, un impegno che si è tradotto in consistenti investimenti nel Paese da parte di Stellantis (circa 5 miliardi di dollari). Riguardo al commercio internazionale, Elkann ha sottolineato l'importanza di garantire che i veicoli assemblati in Canada e Messico continuino a integrare componenti americani esenti da tariffe. Ha evidenziato la necessità per l'attuale amministrazione Usa di chiudere le lacune che consentono l’ingresso di milioni di veicoli con contenuti non americani, vedendo ciò come "una chiave per potenziare l'occupazione e il settore manifatturiero" statunitense.
Inoltre, ha posto l’accento sull'aumento della concorrenza, in particolare quella proveniente dal mercato cinese, che continua a intensificarsi. Forti segnali positivi arrivano anche dalle cifre di vendita, con uno slancio di Stellantis nel mese di gennaio negli Stati Uniti e miglioramenti evidenti in mercati europei cruciali come Italia e Francia. Elkann ha espresso grande fiducia nei prodotti Stellantis e nella capacità del gruppo di rispondere alle esigenze dei clienti, sottolineando l'importanza del network di concessionari.
Infine, Elkann ha fornito aggiornamenti sulla selezione del prossimo CEO di Stellantis, prevista entro la prima metà del 2025. Con candidati di alto profilo già identificati, sia internamente che esternamente, le prospettive per la leadership futura del gruppo appaiono promettenti e in linea con le ambizioni globali dell’azienda.
L'erede di Tavares - e dell'interim di Elkann - dovrà avere "capacità di leaderhisp e destrezza culturale" ma soprattutto dovrà essere "un leader che capisca di capitali, di tecnologia e che sappia lavorare in armonia con tutti gli stakeholder". In particolare negli USA, dove il rallysta portoghese è andato rovinosamente fuori strada.
Nel totonomi, al primo posto, a parte l’attuale coo delle Americhe Antonio Filosa, continua a esserci Luca De Meo, che però non pare voler lasciare Renault. A meno che...
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