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Bellezze piemontesi
21 Agosto 2025 - 11:25
Arroccato su un'altura morenica a 467 metri sul livello del mare, il Castello di Avigliana emerge come una sentinella di pietra che da secoli veglia sulla Valle di Susa. Questa antica fortezza, dalle cui rovine si gode di una vista spettacolare sui laghi, sui borghi medievali e sulla celebre Sacra di San Michele, rappresenta una delle testimonianze più affascinanti del patrimonio storico piemontese.
LE ORIGINI MILLENARIE DI UNA FORTEZZA SABAUDA
La storia del castello affonda le radici nel X secolo, con la prima menzione documentata del «castrum Avilianae» che risale al 961 d.C. Le indagini archeologiche condotte tra il 1988 e il 1997 hanno rivelato strutture murarie medievali caratterizzate dalla tipica disposizione a spina di pesce, testimonianza dell'antica arte costruttiva dell'epoca.
Il destino del maniero si intreccia indissolubilmente con quello dei Savoia quando, grazie al matrimonio tra Adelaide di Susa e Oddone di Moriana, entra a far parte del patrimonio della dinastia. Tuttavia, già nel 1187 subisce i primi danni significativi durante l'assedio dell'imperatore Enrico VI, evento che segna l'inizio di una lunga serie di trasformazioni architettoniche.
UN'ARCHITETTURA CHE EVOLVE CON I SECOLI
Tra il XIII e il XIV secolo, il Castello di Avigliana assume la sua conformazione più articolata, trasformandosi da semplice fortilizio in una residenza signorile fortificata. La struttura si organizza attorno a una cinta muraria che segue l'andamento naturale del promontorio roccioso, racchiudendo diversi edifici dominati da una torre quadrata centrale.
Sul versante sud-orientale spicca una particolare falsa torre semicircolare, elemento architettonico che univa funzione difensiva ed effetto scenografico. L'ala residenziale, distribuita su più livelli, ospitava gli ambienti nobiliari e una cappella privata dedicata a Santa Maria Maddalena, simbolo del legame tra potere temporale e spirituale.
I documenti medievali ci restituiscono un quadro vivido della vita nel castello: nel 1267 viene menzionata un'aula per le udienze, nel 1306 una sala per le funzioni di rappresentanza. Il complesso era dotato di tutti i servizi necessari all'autosufficienza, incluso un ingegnoso sistema idrico basato sulla raccolta dell'acqua piovana e una cisterna scavata nella roccia.
SPLENDORE RINASCIMENTALE E DECLINO MODERNO
Il XVI secolo segna un momento di rinnovamento per il castello, che viene restaurato dopo i danni dell'invasione francese del 1536. Una mappa del periodo 1593-1595 documenta la ricca articolazione degli spazi interni, con camere, sale e la cappella che confermano l'uso residenziale dell'edificio. In questo periodo viene realizzato il massiccio terrapieno occidentale, adattamento alle nuove tecniche belliche dell'epoca.
Il declino inizia nel Seicento, quando l'evoluzione militare rende obsolete le antiche fortezze medievali. Nel 1629 Carlo Emanuele I affida i lavori di ristrutturazione a Carlo di Castellamonte, ma l'invasione francese del 1630 interromperà i progetti. L'ultimo utilizzo nobiliare risale al 1635, quando ospita Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I.
Il colpo di grazia arriva nel 1691, quando il maresciallo francese Nicolas de Catinat ordina la distruzione del castello con esplosivi per impedirne il riutilizzo da parte dei Savoia. Le torri crollano, le mura vengono gravemente danneggiate e il sito entra definitivamente in rovina.
RINASCITA MODERNA E VALORIZZAZIONE CULTURALE
La rinascita del Castello di Avigliana inizia nel 1882, quando il marchese Gerardo di San Tommaso dona i resti al Comune. I primi restauri del 1892 mirano alla messa in sicurezza delle strutture superstiti, seguiti nel 1927 dall'inserimento nel "Parco del Littorio" che trasforma il sito in un'area verde panoramica.
Oggi il castello è una delle destinazioni turistiche più affascinanti del Piemonte, meta ideale per chi cerca un connubio perfetto tra storia, natura e panorami spettacolari. I visitatori possono esplorare le rovine attraverso percorsi segnalati e pannelli informativi, godendo di una vista unica sulla Valle di Susa che abbraccia i laghi di Avigliana e la maestosa Sacra di San Michele.
Il sito ospita regolarmente eventi culturali, concerti e spettacoli all'aperto, che trasformano l'antico maniero in un palcoscenico naturale dove il passato dialoga con il presente, offrendo a escursionisti, famiglie e appassionati di storia un'esperienza indimenticabile nel cuore del Piemonte storico.
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