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Memoria

A Prarostino si ricorda l’eccidio del Bric

Domenica 16 novembre a Prarostino si terrà la commemorazione delle vittime dell’eccidio del Bric, avvenuto nel novembre del 1944

A Prarostino si ricorda l’eccidio del Bric

La cerimonia inizierà alle ore 10 con la partenza del corteo dal piazzale del Municipio verso il Cippo dei Martiri del Bric, nel luogo in cui si consumò la strage

Domenica 16 novembre a Prarostino si terrà la commemorazione delle vittime dell’eccidio del Bric, avvenuto nel novembre del 1944, uno degli episodi più gravi avvenuti nel Pinerolese durante la Seconda guerra mondiale.

La cerimonia, organizzata dal Comune con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, inizierà alle ore 10 con la partenza del corteo dal piazzale del Municipio verso il Cippo dei Martiri del Bric, nel luogo in cui si consumò la strage. Sono previsti gli interventi del sindaco di Prarostino, Luciano Nocera, del presidente dell’Unione Montana Pinerolese, Mauro Vignola, e di Riccardo Vercelli, rappresentante della sezione ANPI di Pinerolo. L’orazione ufficiale sarà affidata a Leonardo Crosetti, vicesindaco di Cavour. La cerimonia sarà accompagnata dal Quartetto di Clarinetti dell’Istituto Civico Musicale “Corelli” di Pinerolo.

L’eccidio avvenne il 17 novembre 1944, quando nove civili furono uccisi da una squadra nazista che si era insediata il giorno precedente in una cascina isolata nei pressi di San Bartolomeo, nella zona del Bric. Secondo le testimonianze, i militari tedeschi — forse affiancati da militi fascisti — si erano appostati nella cascina della famiglia Porcero, ritenuta un rifugio di partigiani.

La mattina del 16 novembre giunsero sul posto Ernesto Paschetto, Giuseppe Barotto, Cesare Simondetto e Michele Magnano per aiutare la famiglia Porcero nella raccolta delle mele. I quattro furono presi in ostaggio e trattenuti per tutta la notte. Il giorno successivo arrivarono anche Remo Paschetto, figlio di Ernesto, e Costantino Arnaud, venuti a cercare notizie del gruppo: furono anch’essi catturati. Nel pomeriggio del 17 novembre, i sei ostaggi furono fucilati, dopo che la famiglia Porcero era stata rilasciata.

Durante la discesa a valle, la pattuglia nazista incontrò altri tre civili — Aldo Nadasio, Cesare Paget e Alberto Coisson — impegnati anch’essi nella raccolta delle mele, che vennero uccisi sul posto.

L’eccidio del Bric rimane uno degli episodi più documentati della violenza nazifascista nel territorio pinerolese e rappresenta un momento di riflessione storica che il Comune di Prarostino rinnova ogni anno con una cerimonia istituzionale di memoria e rispetto.

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