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GIORNATA GRANATA

Il Toro di Vanoli nasce a cena: dal modulo ai volti nuovi, ecco tutte le novità granata

In un ristorante milanese il primo summit con Cairo e Vagnati. Da Buongiorno a Bellanova, cosa può succedere?

Il nuovo tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il nuovo tecnico del Torino, Paolo Vanoli (foto. veneziafc.it)

Il nuovo Toro nasce a tavola, il primo “mini” summit di mercato è già andato in scena. La location è stata il ristorante milanese Da Berti, nel quartiere Isola, dove il tecnico Paolo Vanoli ha firmato il suo contratto biennale (con opzione per il terzo anno) da un milione circa più bonus a stagione e ha iniziato a parlare con il presidente Cairo e il dt Vagnati, oltre al suo procuratore D’Amico. Lunedì, invece, sbarcherà sotto la Mole e muoverà i primi passi tra Filadelfia e stadio Grande Torino, ma ha già cominciato a buttare giù le sue idee per la nuova rosa.

Partirà da una base con la difesa a tre, dando così continuità al triennio con Ivan Juric alla guida, e in attacco si può cambiare: che sia un tridente del 3-4-3 o un tandem nel 3-5-2, questo dipenderà molto da quali saranno gli innesti sul mercato. In ogni caso, Vanoli ha subito dimostrato di non intestardirsi su un solo modulo ma di saper cambiare anche a gara in corso, così da non dare punti di riferimento agli avversari. Si diceva che la retroguardia sarà a tre, ma bisogna capire da chi sarà composta: Djidji e Rodriguez sono a fine contratto e saluteranno, Lovato non è stato riscattato e Tameze aspetta di vedere dove finirà Juric per seguirlo. A conti fatti restano Sazonov e il “nuovo” granata Masina, poi Schuurs è ancora alle prese con la riabilitazione e per Buongiorno si attende l’offerta irrinunciabile per lasciarlo partire. A Vanoli servono almeno tre rinforzi nel pacchetto arretrato, Luperto dell’Empoli è più di un’idea anche se c’è la concorrenza del Cagliari.

Anche la fascia mancina verrà rivoluzionata, con Vojvoda e Lazaro che non hanno convinto: il poker di nomi sul piatto granata è formato da Wijndal dell’Ajax, Welington del San Paolo, Wolfe dell’Az Alkmaar e Doig del Sassuolo. A destra, invece, il nuovo allenatore vorrebbe poter contare su Bellanova, nonostante il pressing della Roma sull’altro gioiello granata. Ilic può finire sul mercato in caso di offerta pari all’investimento, intorno ai 15 milioni, mentre Ricci e Gineitis partono titolari nello scacchiere che ha in mente il tecnico. E in attacco? Zapata è la certezza, Sanabria e Pellegri i sacrificabili: il colombiano non si tocca e sarà il perno del nuovo Toro, per il paraguayano e l’ex azzurrino si spera di incassare il più possibile.

Intanto, sono arrivati i saluti di Juric. «Un abbraccio caloroso a tutto il mondo Toro, abbiamo gioito e pianto insieme, abbiamo litigato e ci siamo riabbracciati» comincia il suo messaggio pubblicato dal Torino sui propri canali ufficiali. «Ringrazio tutti per la vicinanza nei momenti difficili e mi sento orgoglioso di quello che abbiamo fatto insieme in questi tre anni. Il Toro che lascio è un Toro di belle speranze e dei ragazzi meravigliosi sono loro il mio orgoglio più grande» conclude il croato. Gli hanno risposto tanti giocatori: «Grazie di tutto, mister» i post sui profili Instagram di Buongiorno, Bellanova, Schuurs, Gineitis, Tameze, Djidji e Zapata.

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