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TRASFERTA IN ANTICIPO

Dall'Empoli a Empoli, Vanoli è ancora in crisi: "Zapata sta al Toro come Rodri sta al City: ecco perché. Ma stiamo crescendo"

I granata trovano l'avversaria che li ha catapultati in un periodo nero: "Vogliamo una vittoria che ci dia fiducia. E vi dico chi gioca a sinistra"

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Dall’Empoli a Empoli, il Toro ritrova sulla propria strada i vecchi fantasmi. Perché contro i toscani in Coppa Italia arrivò il primo stop di Paolo Vanoli alla guida dei granata e adesso, a 80 giorni di distanza, i granata vogliono uscire dal periodo nero. Il trait d’union di questa lunga crisi è Duvan Zapata, il tecnico fa un parallelismo: «Anche al Manchester City senza Rodri è venuto a mancare tutto - sottolinea in conferenza stampa, proprio all’indomani della sconfitta di Guardiola contro la Juve in Champions League - e adesso dobbiamo cercare nuove soluzioni: stiamo crescendo, a Genova lo abbiamo dimostrato e ora cerchiamo una vittoria per la svolta e per ritrovare definitivamente fiducia». E bisogna farlo anche in fretta, perché il margine sulla zona rossa è sempre più sottile.

Vanoli, che partita si aspetta a Empoli?
«Siamo consapevoli che giocheremo su un campo ostico, l’ultima vittoria del Toro al Castellani è del 2022 e lo sappiamo bene. Anche le big hanno sempre sofferto in Toscana, inoltre l’80 per 100 dei gol della squadra di D’Aversa è arrivato nei primi tempi: ecco perché servirà grande attenzione nell’approccio».

Avrete certamente riguardato la sfida in Coppa Italia persa 2-1…
«In quella avevo lamentato una lentezza nel giro palla, poi nella ripresa riuscimmo a fare meglio e a pareggiare, anche se nel finale ci fu questo gol su palla inattiva che ci penalizzò. Sappiamo che adesso sono una squadra in forma, a Verona hanno chiuso la gara già nel primo tempo e giocano con la testa libera, riescono a fare tutto ciò che provano. L’importante è non uscire dalla partita perché abbiamo le opzioni per cambiarla anche nell’arco dei 90 minuti».

Su cosa avete lavorato?
«Vogliamo tenere alti i quinti, con i loro cross devono stressare la difesa avversaria anche se in mezzo all’area non c’è più un giocatore forte di testa come Zapata. E vi dico che a Empoli giocherà Sosa».

Mancano tre gare alla fine del 2024 e quattro al giro di boa: avete fatto una tabella punti?
«La nostra tabella è fatta di tappe per fare più punti possibili in modo da raggiungere il primo step. Io non faccio tabelle, ma mi pongo obiettivi: quello primario è arrivare il prima possibile ai punti per poi, se si riesce, programmare uno step successivo».

Avreste dovuto ritrovare Pellegri da avversario, ma si è rotto il crociato…
«Ho scritto un messaggio a lui così come avevo fatto con Sazonov (l’altro granata in prestito all’Empoli vittima di un grave infortunio, ndr): al di là della maglietta che uno indossa, auguro a entrambi una pronta guarigione».

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