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GIORNATA GRANATA

Cacciamani e non solo, ecco chi sono i campioni d'Italia dell'Under 18. E ora l'esame da mister Baroni...

I torelli hanno vinto uno storico scudetto, andiamo a scoprire i protagonista. Esulta Cairo: "Abbiamo ottime basi"

Alessio Cacciamani, nuovo esordiente del Torino classe 2007 (foto LaPresse)

Alessio Cacciamani, nuovo esordiente del Torino classe 2007 (foto LaPresse)

Finalmente la bacheca del club di Urbano Cairo è stata arricchita da un nuovo trofeo, ci ha pensato l’Under 18 a piazzare la coppa dello scudetto. L’impresa è andata in scena a Latina, dove i torelli hanno superato la Roma dopo una partita durata 120 minuti. I granata sono andati in vantaggio a metà ripresa con Ferraris, poi al 72° è arrivato il momentaneo pareggio giallorosso firmato Sugamele su rigore, la gioia è esplosa al 7° del primo tempo supplementare con il gol-scudetto di Spadoni. In panchina, invece, c’è una doppia firma: il gruppo era partito con Christian Fioratti, poi a metà marzo il tecnico è stato promosso in Primavera dopo l’esonero di Felice Tufano e la squadra è passata a Michele Vegliato. E se Fioratti ha un lungo trascorso nelle giovanili granata, il tecnico che ha avuto la soddisfazione di alzare la coppa è passato dalla Sisport all’Alessandria prima della chiamata irrinunciabile del responsabile Ruggero Ludergnani. Così Vegliato ha messo la ciliegina sulla torta di una cavalcata che era cominciata con il suo predecessore, andando a trionfare nella finalissima di Latina contro la Roma.

Poi ci sono i protagonisti in campo, quelli che adesso sognano il grande salto in prima squadra. Chi è riuscito già a farlo è Alessio Cacciamani, il classe 2007 che l’ormai ex allenatore Paolo Vanoli ha fatto esordire in Serie A nel finale della stagione appena terminata. Il gioiellino granata aveva messo la firma sul passaggio in finale con il gol-vittoria contro il Cesena, mentre a Latina si sono presi la scena altri due torelli: Lorenzo Ferraris ha realizzato una rete splendida ed è stato il giusto riconoscimento dopo un anno in prestito al Chieri, l’eroe Arthur Spadoni è partito dal Gassino ed è arrivato sul tetto d’Italia con il Toro. E poi c’è Gioele Conte, un altro dei pezzi pregiati della squadra, scovato nel Lucento e diventato un punto fermo per l’attacco granata. In porta, invece, è stato Riccardo Anino a mettere le manone sullo scudetto con almeno un paio di interventi prodigiosi.

«Felice di questa bella vittoria del campionato Under 18 costruita partita per partita dalla squadra, con Fioratti prima, Vegliato poi e con Ruggero Ludergnani sempre presente: abbiamo delle ottime basi per il prossimo campionato Primavera» la soddisfazione del presidente Cairo dopo la vittoria. E tanti di questi ragazzi, ora, saliranno in Primavera e andranno all’esame Baroni: la preparazione dei torelli e della prima squadra si svolgerà a Prato dello Stelvio, con il ritiro in comune già sperimentato durante lo scorso anno e che è stata approvata dagli addetti ai lavori. È sulle montagne del Trentino Alto-Adige che Cacciamani e compagni proveranno a mettersi in mostra sotto agli occhi del nuovo allenatore del Toro dei grandi. Ora, però, le attenzioni si spostano su un’altra giovanile granata, perché c’è una seconda squadra che può sognare lo scudetto. L’Under 17 di mister Rebuffi si è qualificata per le Final Four e mercoledì si giocherà la semifinale contro l’Udinese: la stella del gruppo è certamente Andrea Luongo, il classe 2008 trascinatore della squadra e protagonista anche nelle nazionali under azzurre. Toccherà a lui caricarsi sulle spalle il peso della squadra nelle fasi finali del campionato, con l’obiettivo di superare il penultimo atto e andare a giocarsi il tricolore contro il Milan oppure in un derby torinese contro la Juventus.

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