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GIORNATA BIANCONERA
14 Giugno 2025 - 17:16
Gleison Bremer e Dusan Vlahovic: la Juve è partita per l'America
E’ già diventato il torneo della discordia, questo Mondiale per Club, e deve ancora iniziare. Anzi, in realtà partirà nella notte sabato e domenica, quando alle 2 si affronteranno l’Al Ahly e l’Inter Miami di Messi. Aspettando i dati sullo share di Dazn e Italia 1, si può dire che per le squadre è un bell’intoppo, visto che arriva dopo una stagione lunghissima (l’Inter, ad esempio, ha giocato 59 partite tra tutte le competizioni) e terminerà il prossimo 14 luglio, ad appena 40 giorni dal via della Serie A 2025/2026. Eppure, ci sono offerte che non si possono rifiutare, oltre all’ambizione di potersi misurare con le migliori squadre del pianeta (almeno sulla carta, dal momento che mancano gli ultimi campioni dei rispettivi paesi come Liverpool, Barcellona e Napoli).
Ma facciamo due conti in tasca alla Juve: solo per partecipare, il club bianconero incasserà tra i 18 e i 20 milioni di euro, poi bisogna aggiungere quasi due milioni a vittoria nel girone (o 900mila euro per il pareggio); 7 milioni di euro se si qualifica agli ottavi, 12,2 ai quarti, 19,5 alle semifinali, in più da finalista perdente porterebbe a casa ulteriori 27,9 milioni di euro e, nel caso di trionfo, addirittura 37,2. Il totale sfonda quasi 100 milioni, ma anche solo superare il girone, decisamente alla portata di Tudor e i suoi ragazzi, vorrebbe dire mettersi in tasca circa 30 milioni. Ecco perché la Juve è partita sorridente, ma anche molto concentrata dall’aeroporto di Torino Caselle pochi minuti prima delle 11. La prima tappa dei bianconeri sarà in Virginia, dove verranno ultimati i preparativi in vista dell’esordio: il battesimo al Mondiale sarà giovedì alle 3 di notte (ora italiana) contro gli emiratini dell’Al-Ain, formazione che ha concluso la stagione al quarto posto del suo paese. Il teatro sarà l’Audi Field, un gioiellino inaugurato nel 2018 con 20mila posti a sedere e che ospita le gare interne del DC United.
Poi, al termine della prima sfida, la truppa si sposterà verso nord-est e volerà su Philadelphia, in Pennsyilvania, per un’altra sfida decisamente alla portata, almeno sulla carta: l’avversaria di domenica alle 18 (ora italiana) sarà il Wydad, formazione di Casablanca, che è arrivata terza nel campionato marocchino. Il gran finale del girone a quattro, invece, sarà in Florida, ad Orlando, in un Camping World Stadium che supera i 65mila spettatori di capienza. Ed è qui che la Juve punta a giocarsi il prima nel raggruppamento G: contro il Manchester City sarà una sorta di remake della sfida di Champions League dello scorso dicembre, quando i bianconeri di Thiago Motta trionfarono con un netto 2-0 facendo sognare una stagione diversa rispetto a quella che si è poi concretizzata. In America, Tudor ripartirà dalle certezze costruite durante i suoi primi tre mesi di Juve: nel 3-4-2-1 non ci sarà più Veiga, tornato al Chelsea, ma Rugani, rientrato dal prestito all’Ajax. Poi c’è Koopmeiners che vuole riscattarsi dopo un’annata complicata, anche se gli occhi saranno puntati tutti su Vlahovic, il cui futuro in bianconero rimane in bilico.
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