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Festival di Cannes 2025

Questo è il vincitore della Palma d'Oro 2025... secondo l'intelligenza artificiale

Tra standing ovation e recensioni contrastanti, chi spicca veramente?

Questo è il vincitore della Palma d'Oro 2025... secondo l'intelligenza artificiale

È quasi il momento: domani, sabato 24 maggio, il Festival di Cannes decreterà il film vincitore per l'edizione 2025 e a giudicare dalle ultime premiere, un vincitore ci sarebbe già. Abbiamo chiesto all'intelligenza artificiale quale sarebbe il potenziale vincitore che porterà a casa il prestigioso premio e forse anche una corsa agli Oscar. Ma prima ripercorriamo i film in concorso e come sono andati in questo Festival.

Alpha di Julia Ducournau

Il ritorno di Ducournau con Alpha ha diviso la critica. La pellicola ha ricevuto una standing ovation di 11 minuti al termine della proiezione a Cannes, ma le recensioni sono state variegate. Alcuni critici hanno elogiato la potente estetica visiva e l'approccio empatico verso i temi trattati, mentre altri hanno criticato la narrazione eccessivamente simbolica e la mancanza di coerenza.

Die, My Love di Lynne Ramsay

Basato sul romanzo di Ariana Harwicz, il film vede Jennifer Lawrence e Robert Pattinson in una storia d'amore intensa e disturbante. La performance di Jennifer Lawrence è stata ampiamente lodata, con alcuni critici che la descrivono come "straordinaria" e "ipnotica". Tuttavia, il film ha ricevuto recensioni miste: alcuni hanno apprezzato la regia intensa di Ramsay e la rappresentazione viscerale del disagio mentale, mentre altri hanno trovato la narrazione frammentata e stilisticamente eccessiva.

Dossier 137 di Dominik Moll

Un thriller investigativo che ha ricevuto recensioni contrastanti. La regia di Moll è stata apprezzata per il suo approccio sobrio e rigoroso, che evita sensazionalismi e si concentra sulla complessità morale della situazione . Tuttavia, alcuni critici hanno osservato che il film, pur essendo solido, potrebbe sembrare più adatto a una produzione televisiva di alta qualità piuttosto che a un'opera cinematografica di prestigio.

Eagles of the Republic di Tarik Saleh

Conclusione della trilogia del Cairo, il film è una satira politica che ha suscitato interesse per la sua rappresentazione del potere e della propaganda. La critica ha apprezzato l'approccio audace del regista, che evita sensazionalismi e si concentra sulla complessità morale della situazione e ha elogiato la performance del suo attore Fares Fares.

Eddington di Ari Aster

Un western psicologico ambientato in un'America frammentata, il film ha ricevuto recensioni tiepide. La critica è stata divisa: alcuni hanno apprezzato la satira sociale e la direzione artistica, mentre altri hanno criticato la mancanza di coesione narrativa e l'approccio provocatorio.

Fuori di Mario Martone

L'unico film italiano in concorso, Fuori esplora la vita della scrittrice Goliarda Sapienza. La critica ha lodato la performance di Valeria Golino, definendola "magistrale" e capace di trasmettere l'intensità emotiva del personaggio. Matilda De Angelis è stata apprezzata per la sua interpretazione di Roberta, portando energia e profondità al ruolo. Tuttavia, alcuni critici hanno notato che la struttura narrativa del film può risultare "ripetitiva" e "tediosa" in alcuni punti.

In die Sonne schauen (Sound of Falling) di Mascha Schilinski

Un'epopea tedesca che affronta traumi generazionali attraverso la prospettiva di un bambino. Il film è stato descritto come "un poema visivo" che esplora le cicatrici invisibili lasciate dal passato. Tuttavia, alcuni recensori hanno sottolineato che la sua struttura frammentata e il ritmo ponderato potrebbero non essere adatti a tutti i gusti.

The History of Sound di Oliver Hermanus

Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, il film racconta la storia di due uomini che raccolgono canzoni popolari. La critica ha accolto il film con giudizi contrastanti. Alcuni hanno elogiato le interpretazioni di Mescal e O'Connor, definendo la loro chimica "delicata ma potente". Tuttavia, altri hanno criticato la mancanza di passione e la narrazione distante, descrivendo il film come "troppo educato" e "privo di climax emotivo".

Jeunes Mères di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Il duo belga ritorna con una storia su cinque giovani madri. La critica ha accolto positivamente il film, lodando la capacità dei registi di trattare temi delicati con sensibilità e realismo. Tuttavia, alcuni osservatori hanno sottolineato che, sebbene il film sia solido e ben realizzato, potrebbe non raggiungere l'intensità emotiva di alcune delle opere precedenti dei Dardenne

Kuángyě shídài (Resurrection) di Bi Gan

Un racconto post-apocalittico che esplora la memoria e l'identità. La critica ha elogiato la pellicola per la sua audacia visiva e la profondità tematica. Secondo The Guardian, Resurrection è una "fantasmagoria affascinante" che esplora la nuova Cina e un antico universo, con immagini mozzafiato e sequenze straordinarie che sottolineano l'ambizione artistica del film, ma alcuni critici hanno sottolineato la struttura narrativa complessa e la mancanza di segni culturali chiaramente definiti, suggerendo che il film potrebbe risultare difficile da seguire per lo spettatore medio.

La Petite Dernière di Hafsia Herzi

Un dramma di formazione che segue una giovane donna che esplora la sua identità e sessualità. La regia di Herzi è stata lodata per la sua sensibilità nel trattare temi complessi come l'identità, la fede e l'amore, evitando il discorso militante e concentrandosi sulla dimensione personale e intima della protagonista.

Nouvelle Vague di Richard Linklater

Un omaggio al cinema di Jean-Luc Godard, il film è stato descritto come una commedia leggera che celebra la Nouvelle Vague. La critica ha apprezzato l'approccio nostalgico e giocoso, tuttavia, alcuni critici hanno sollevato dubbi sul fatto che l'approccio convenzionale possa non rendere giustizia allo spirito iconoclasta del movimento. Nonostante ciò, la pellicola ha ricevuto elogi per la sua capacità di celebrare la libertà creativa e l'innovazione del cinema d'autore.

O Agente Secreto (The Secret Agent) di Kleber Mendonça Filho

Un thriller politico ambientato in Brasile, il film esplora le dinamiche di potere e le disuguaglianze sociali. Il film è stato descritto come "elegante e vibrante", che potrebbe essere un contendente agli Oscar. La critica ha apprezzato la capacità del regista di combinare elementi di genere con una riflessione profonda sulla storia e sulla politica brasiliana.

Renoir di Chie Hayakawa

Un dramma giapponese che segue un giovane artista in cerca di ispirazione. Il film è stato apprezzato per la sua delicatezza e introspezione. Il film ha ricevuto recensioni generalmente positive, definendolo un'opera "elegante e riflessiva", apprezzando la sua capacità di esplorare il dolore e la confusione attraverso gli occhi di una bambina ma alcuni critici hanno osservato che la narrazione possa risultare a tratti troppo lenta.

Romería di Carla Simón

Ambientato in Spagna, il film esplora le tradizioni e le dinamiche familiari ha ricevuto un'accoglienza calorosa al Festival, consolidando la regista catalana come una delle voci più autentiche del cinema europeo contemporaneo. Il film è stato descritto come un'opera "intelligente, distintiva e sensibile" , con una "recensione entusiasta".

Sirât di Óliver Laxe

Un viaggio spirituale attraverso paesaggi desertici, il film è stato descritto come una meditazione visiva sulla fede e la redenzione. Nonostante questo la critica è stata divisa: alcuni l'hanno elogiata come un'opera intensa e evocativa, mentre altri lo hanno considerato come un "fallimento"

La Trama Fenicia (The Phoenician Scheme) di Wes Anderson

Ambientato negli anni '50, il film segue un potente oligarca che, dopo aver sopravvissuto a numerosi tentativi di assassinio, decide di nominare sua figlia come sua unica eredeIl film esplora temi di corruzione, potere e redenzione, presentando una critica sottile all'oligarchia e al materialismo. Tuttavia, alcuni critici hanno notato una mancanza di profondità emotiva, con personaggi che sembrano più simboli che esseri umani complessi.

Two Prosecutors di Sergei Loznitsa

Un dramma ucraino che esplora la giustizia e la corruzione. La critica ha lodato il film per la sua intensità e la sua capacità di evocare l'atmosfera opprimente del regime staliniano. Altri critici hanno evidenziato la forza della sceneggiatura e la performance degli attori, sottolineando come il film affronti temi di giustizia e corruzione con grande efficacia.

Woman and Child di Saeed Roustayi

Un dramma familiare iraniano che ha ricevuto elogi per la sua intensità emotiva e la potente interpretazione di Parinaz Izadyar. The Guardian lo ha definito un "dramma cupo" che esplora le difficoltà delle donne iraniane nel mercato matrimoniale patriarcale, mentre Time Out ha lodato la "narrativa avvincente" e la "disintegrazione lenta" della famiglia protagonista.

It Was Just an Accident di Jafar Panahi

Un film che affronta temi politici attraverso una narrazione personale. Il film è stato elogiato per la sua intensità emotiva e la critica al regime iraniano. The Guardian lo ha descritto come una "potente parabola morale" che esplora il male e la vendetta. The Film Stage lo ha definito "il più feroce e incendiario attacco di Panahi al regime iraniano".

The Mastermind di Kelly Reichardt

Un heist movie che reinventa il genere, Il film ha ricevuto recensioni generalmente positiveVariety ha apprezzato la capacità del film di "reinventare il genere con un tocco personale e riflessivo". Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato che la lentezza del ritmo potrebbe non soddisfare tutti gli spettatori.

Sentimental Value di Joachim Trier

Acclamato come uno dei film più potenti dell'anno, Sentimental Value è un dramma familiare che esplora il rapporto tra due sorelle e il loro padre regista. La critica ha elogiato la narrazione multilivello e le performance, in particolare quella di Renate Reinsve. Il film è considerato un forte candidato alla Palma d'Oro.

Il vincitore è...

Considerando le recensioni critiche, l'accoglienza del pubblico e l'impatto emotivo, Sentimental Value di Joachim Trier emerge come il principale candidato alla Palma d'Oro 2025. La sua narrazione toccante e le performance straordinarie lo rendono un film memorabile che potrebbe proseguire il suo successo anche nella stagione degli Oscar.

Tuttavia, il Festival di Cannes è noto per le sue sorprese, e altri film come Woman and Child di Saeed Roustayi e In die Sonne schauen di Mascha Schilinski potrebbero contendere il prestigioso premio. Non ci resta che attendere l'annuncio ufficiale domani sera per scoprire quale film conquisterà la Palma d'Oro 2025.

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