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Moda & Torino

Vestire torinese: i brand (e i designer) locali che stanno facendo tendenza

Torino, nota per la sua tradizione industriale, vede crescere negli ultimi anni un ecosistema di marchi di moda indipendenti

Vestire torinese

La magica atmosfera dell’Atelier Beaumont

Negli ultimi anni Torino sta consolidando un tessuto di piccole realtà sartoriali indipendenti che operano nel segmento medio‐alto della moda, con produzioni in serie limitate e forte attenzione alla manifattura locale. Si tratta sia di atelier storici che di nuovi marchi fondati da designer under 40, interessati a modelli produttivi sostenibili e tracciabili, alternativi al sistema del fast fashion.

Tra le realtà consolidate emerge Atelier Beaumont, fondato dalla designer Paola Benedetta Cerruti, specializzato in capi femminili su misura e capsule collection realizzate interamente in città, in laboratori ubicati tra Crocetta e Borgo San Paolo. Un altro caso significativo è Sorelle – Collezioni Private, progetto sartoriale nato a Torino con l’obiettivo di riportare il su misura in ambito urbano, attraverso abiti versatili creati con tessuti provenienti da rimanenze di pregio, soprattutto biellesi.

Nel segmento emergente, il brand Wrad – fondato tra Torino e Londra dal designer torinese Matteo Ward – sviluppa capi sperimentali usando polveri di grafite riciclate, collaborando con realtà artigianali piemontesi per le fasi di confezionamento. Meno tecnologico ma ugualmente radicato sul territorio è San Carlo dal 1973, marchio torinese che produce camiceria maschile su misura con confezione semi‐artigianale nel laboratorio di via Santa Teresa.

A differenza dei poli di Milano e Firenze, molte griffe torinesi mantengono una distribuzione diretta attraverso atelier/showroom o e-commerce proprietario, senza intermediari wholesale. Tale impostazione permette maggiore controllo sul pricing e sulla qualità, ma richiede strategie di comunicazione mirate per intercettare una nicchia di consumatori attenti alla provenienza dei materiali e al fattore ambientale della produzione.

Secondo i dati della Camera di Commercio, il comparto tessile-abbigliamento torinese conta circa 900 microimprese, di cui oltre il 70% sotto i cinque addetti. Sebbene con incidenza economica ancora limitata sul totale del settore moda nazionale, il fenomeno indica la crescita di un ecosistema specializzato in piccole produzioni a valore aggiunto, che interpreta Torino non più solo come piazza industriale, ma come hub di design sartoriale a vocazione artigianale.

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