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Stellantis vende la fabbrica

Chi compra l'ex Maserati? Spunta Elon Musk: c'è un indizio

Il futuro dello stabilimento che chiude, i timori e le proposte dei sindacati e le manovre di Elkann

Chi compra l'ex Maserati? Spunta Elon Musk: c'è un indizio

Una fabbrica della Tesla a Torino. Anzi, a Grugliasco nello stabilimento ormai ex Maserati che il gruppo Stellantis ha messo in vendita - l'annuncio è su un portale on line -, affidando le trattative alla Ipi Agency di Massimo Segre, protagonista del gossip dell'estate per la rottura con Cristina Seymandi. Vediamo perché potrebbe accadere.

Stellantis aveva annunciato da tempo di voler dismettere lo stabilimento ex Polo del Lusso voluto da Marchionne perché poco produttivo, portando la realizzazione delle nuove Maserati elettriche a Mirafiori. Entro la fine dell'anno, gli operai se ne andranno e si abbasseranno le serrande. Ma cosa fare di un'area simile, di 115mila metri quadri con edifici annessi e altri due terreni edificabili? I possibili acquirenti non sono tantissimi, volendo ipotizzare che si mantenga la vocazione industriale dell'area.

D'altra parte attorno alla Maserati, già Bertone, c'è tutto un indotto: dalla Lear - con i dipendenti oggi in sciopero per via dei 300 esuberi su 430 lavoratori - che fa i sedili alla Marfur, insomma un intero ecosistema che potrebbe anche essere motivo di interesse per una nuova industria.

Già anni fa, prima della cessione a Fiat, Massimo Di Risio patron della DR Automobiles aveva tentato di comprare lo stabilimento, per poi provare anche con quello dismesso di Termini Imerese. Lui è il maggiore indiziato per acquisire l'area e ingrandire il proprio business fatto di assemblaggio e sviluppo di Suv progettati in Cina.

Ma anche Elon Musk sta vagheggiando di aprire una nuova fabbrica in Europa: perché non qui, a Grugliasco? Se lo chiede anche Giorgio Airaudo, segretario della Cgil Piemonte, che oggi sarà con Maurizio Landini, segretario generale, a preparare e presentare lo sciopero generale del 17 novembre, il 24 qui in Piemonte. "Invece di invitare Musk a combattere contro Zuckerberg al Colosseo, perché il governo non gli propone un investimento qui? Il Piemonte deve alzare la voce con Roma, o arriveremo al depauperamento industriale".

Un affare possibile? C'è un indizio importante: nei mesi scorsi, nell'ambito della diversificazione del portafoglio azionario, la Lingotto Investment, la holding personale di John Elkann che di Stellantis è presidente, ha investito 10,5 milioni di dollari proprio nella Tesla. Certo, poca cosa, ma se Musk guadagna, anche in Piemonte, Elkann guadagna. Un po' come la ragione vera dell'investimento da 1,5 miliardi di Stellantis nella cinese Leapmotor, che magari oltre a voler sfondare negli Usa potrebbe essere interessata a Grugliasco.

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