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Il blitz

Controlli a raffica nelle mense scolastiche. E la Procura apre un'inchiesta

Dopo i casi di Torino e La Loggia, segnalazioni quotidiane ai carabinieri del Nas

Controlli a raffica nelle mense scolastiche. E la Procura apre un'inchiesta

Foto di repertorio

Le segnalazioni sono quasi quotidiane, soprattutto per pasti freddi o sgraditi dai bambini. Poi ci sono i casi limite, con lamentele per capelli o presunte formiche nei piatti: tutti episodi che hanno spinto i carabinieri a organizzare controlli a raffica nelle mense scolastiche. E anche la Procura ad aprire un’inchiesta per violazione della legge sulla sicurezza alimentare (al momento a carico di ignoti).


Il calo della qualità del servizio di refezione è al centro di polemiche dall’inizio dell’anno scolastico in diverse zone di Torino. Nate dalle chat WhatsApp di genitori e insegnanti, sono uscite dai cellulari e sono diventate reali nelle ultime settimane: prima la protesta delle famiglie davanti all’elementare Carlo Levi di via Monterosa, poi il sopralluogo a sorpresa dell’assessore Carlotta Salerno. Infine lo “sciopero” dell’istituto Niccolò Tommaseo di via dei Mille, con gli alunni che hanno mangiato il panino in giardino per chiedere di ricevere del cibo migliore.

Questi episodi hanno portato all’apertura di un fascicolo da parte del pool della Procura che si occupa di pubblica amministrazione, che ora potrà acquisire la documentazione degli appalti della refezione (che a Torino vale 150 milioni e coinvolge otto imprese). Intanto sono scattati i controlli del Nas di Torino, il Nucleo dei carabinieri che si occupa di igiene e tutela della salute. Un campagna avviata in tutta Italia e che, a livello locale, ha portato a una quindicina di ispezioni: il caso più eclatante è stato a La Loggia, dove la mensa è stata chiusa per la presenza di topi.

Gli altri blitz hanno portato irregolarità e sanzioni minori, soprattutto per mancanza di igiene nei locali, contenitori non a norma e temperature non controllate.
I controlli dei carabinieri del Nas non si fermeranno, anche perché le segnalazioni di scuole e famiglie continuano a essere tantissime. Praticamente quotidiane, anche se dal Comune di Torino fanno sapere che «a quanto attestano i verbali giunti al servizio di ristorazione scolastica, per quanto riguarda la Città di Torino non sono state riscontrate alcune carenze a livello igienico-sanitario. È stato rilevato un inadempimento relativo all’imbiancatura del refettorio di una scuola dell’infanzia».

L'assessore Carlotta Salerno durante il controllo alla mensa scolastica

Sottolinea l’assessore ai servizi educativi, Carlotta Salerno: «I controlli dei Nas rientrano nel più ampio meccanismo di sorveglianza incrociata del servizio della ristorazione scolastica, cui si aggiungono le ispezioni a sorpresa degli uffici qualità della Città, dell’Asl e del laboratorio chimico della Camera di Commercio. Intanto stiamo continuando uno stretto monitoraggio del servizio, specialmente nei lotti che stanno riscontrando le maggiori difficoltà. Sanzioni e provvedimenti amministrativi procedono e con buoni risultati, visto che la curva delle segnalazioni negative sta cominciando a registrare un calo». E intanto Coldiretti Piemonte ringrazia per i controlli e spinge per l’uso di prodotti locali.

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