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Automotive & Rumors

Agonia Fiat, Stellantis ora venderà auto cinesi: ecco il Suv per l'Europa

Tavares attacca il governo ma apre le porte al socio Leapmotor. Quattro modelli e l'obiettivo di 500mila vetture vendute

Stellantis ferma Fiat ma porta i cinesi in Italia: c'è l'annuncio. Ecco cosa sappiamo

Stellantis non vuole che il governo apra "le porte ai cinesi", riferendosi alle trattative del governo per il secondo produttore in Italia, ma al tempo stesso è il Gruppo stesso a portarli in Europa. Perché i cinesi non sono tutti uguali: ci sono i concorrenti e poi ci sono gli amici, anzi i soci. Ed è il caso di Leapmotor, che entro l'autunno potrà riversare sui mercati europei quattro modelli, a cominciare dall'Italia. E il tutto grazie a Stellantis.

Le auto che arriveranno sono la ben nota TO3, altrimenti detta "la 500 cinese" - hanno una piattaforma molto simile e anche alcuni elementi di design - e la C10, una via di mezzo fra un suv e una station wagon sia in versione mild hybrid sia full electric. Per quest'ultima il problema riguarda l'omologazione secondo gli standard europei, ma pare che sia ormai in arrivo. Poi ci saranno altri due modelli. L'obiettivo è arrivare a mezzo milione di auto all'anno

Leapmotor è socia di Stellantis, che ha investito oltre un miliardo e mezzo per acquisirne il 21% e per dare vita, insieme, a una joint venture con obiettivo proprio i mercati europei, una joint venture dove la governance è totalmente Stellantis, ossia Carlos Tavares che, come ha detto una volta, intende "cavalcare l'avanzata cinese anziché subirla"

La prossima settimana dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale: lo scrive MilanoFinanza, dando per certo l'avvio della commercializzazione tramite la rete vendita di Stellantis. Quindi non solo i concessionari - ormai sono tanti che accanto ai marchi Fiat o Peugeot propongono anche quelli del lontano Oriente -, ma la rete ufficiale, a cominciare da Stellantis You&Me. E la produzione?

La T03 era data per sicura a Mirafiori - proprio per la somiglianza con la 500e e anche per il fatto che il tipo di piattaforma su cui è realizzata è simile all'idea che ha Tavares per la nuova batteria della piccola elettrica, per cui saranno investiti 100 milioni -, ma poi il progetto, che avrebbe potuto portare a 150mila auto prodotte l'anno, è stato congelato. Più facile che la produzione europea - per meglio dire, l'assemblaggio di parti provenienti dalla Cina - finisca allo stabilimento Stellantis di Tychy, in Polonia, da cui parte la 500 ibrida per andare a Orano. In questo modo, Stellantis e Leapmotor scanserebbero la tagliola dei dazi che l'Europa si prepara a introdurre.

A Mirafiori, già perplessi per le parole di Olivier Francois, ceo Fiat, che ha definitivamente seppellito l'idea di una 500 ibrida a Torino, si guarda con apprensione a questo rincorrersi di voci. C'è chi spera si tratti dell'ennesimo bluff nella partita a poker con il governo, che sta per varare il piano incentivi. Al momento nello storico stabilimento sono ferme le Carrozzerie, quindi praticamente nessuna auto viene prodotta. Lavora l'hub dell'economia circolare Sustainera, ma su un turno solo. Mentre vanno a pieno ritmo su 18 turni - tre al giorno per sei giorni - le Meccaniche: sia quelle "vecchie" che producono i cambi per la Pandina di Pomigliano, sia quelle appena inaugurata per le trasmissioni elettriche destinate a tutti i veicoli del Gruppo. 

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