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La crisi dell'auto

"No al ricatto di Tavares". E la politica ora chiama John Elkann GUARDA IL VIDEO

Il ceo di Stellantis in commissione alla Camera: "Un milione di auto prodotte? Solo se aiutate gli italiani a comprarle..."

"No al ricatto di Tavares". E la politica ora chiama John Elkann

La Fiat 500 Ibrida a Mirafiori entro il 2025 - e nel frattempo? -, "un piano per ogni stabilimento italiano", la volontà di rimanere in Italia. Ecco, in sintesi gli argomenti di Carlos Tavares, ceo di Stellantis, nell'audizione davanti alla X Commissione parlamentare alla Camera, quest'oggi. E una frase che suona come una sentenza: "Un milione di auto prodotte? Io parlerei soprattutto di un milione di clienti". Senza clienti, le auto non si vendono. E, dunque, servono nuovi incentivi.

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"Come risolviamo il problema delle vendite delle auto elettriche? Rendendo le vetture elettriche accessibili. Come? Con incentivi che rendano l'acquisto di un veicolo elettrico accessibile - ha detto il manager portoghese - Per sostenere la domanda in Italia servono notevoli iniezioni di incentivi. Oppure si assorbe il 40% dell'aumento dei costi a livello di produttività".

Una nuova richiesta di incentivi, dunque, cui la politica ha risposto in maniera dura. "Gli incentivi fiscali li avete già presi dallo Stato italiano, negli anni recenti oltre un miliardo e mezzo - ha detto Giuseppe Conte, leader dei 5Stelle -. Avete portato a casa 6,3 miliardi (negli anni del suo governo, ndr), ma se va a rileggere le clausole c'erano impegni sui livelli occupazionali che non avete mantenuto", aggiunge. "Deve venire il presidente Elkann a rispondere allo Stato italiano" conclude.

Stessa richiesta di Carlo Calenda di Azione: "Quello di Tavares è un ricatto inaccettabile. Tavares è venuto qui a fare un sacco di chiacchiere, da cui emerge come unica certezza che il milione di auto, sbandierato come obiettivo, non esiste più. John Elkann è in fuga da una richiesta di audizione che ogni volta ripeteremo perché questa cosa non ci basta”.

"Tavares non ha presentato un progetto di transizione, ma di dismissione. La verità è che è la testa di ariete di un progetto scellerato che sta uccidendo quel poco che rimane della Fiat" ha dichiarato la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino. Mentre per Elly Schlein del Pd era lecito "aspettarsi di più. Cogliamo segnali di disimpegno dall'Italia", con riferimento anche alla recente cessione di Comau a un fondo americano.

Il presidente della Commissione al Senato, Luca De Carlo, Fdi, ha presentato dei dati: "Quelli dei volumi produttivi italiani, che parlano di oltre un milione di veicoli prodotti nel 2017 contro gli 817mila nel 2023; per i primi nove mesi del 2024 parliamo di 387.600 unità contro le 567.525 dello stesso periodo dell'anno precedente. Ci preoccupano poi i livelli occupazionali: 11.500 i lavoratori usciti in 10 anni, 3800 le ulteriori uscite incentivate nel 2024 e 3000 contratti di somministrazione non rinnovati nel giugno di quest'anno. Numeri che hanno effetti diretti anche sulla rete di fornitori: 2.200 imprese, 167mila addetti, 56 miliardi di euro di fatturato". In poche parole "chiediamo maggiore chiarezza".

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