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La crisi dell'ex Fiat
01 Dicembre 2024 - 20:36
Un autentico terremoto in casa (ex) Fiat e nel mondo dell'automotive. Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha rassegnato le dimissioni nella serata di oggi, domenica 1 dicembre. Ora i poteri passano a un comitato guidato direttamente dal presidente, John Elkann.
A lanciare la notizia è Bloomberg, citando "persone a conoscenza della situazione" da cui risulterebbe che l'ormai ex ceo pagherebbe il crollo di mercato e dei risultati finanziari in Nord America, ma anche uno scontro aperto, ormai insanabile, con altri personaggi di vertici.
Lo confermano le parole di Henri de Castries, senior independent director di Stellantis: “Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il CEO. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il CEO alla decisione di oggi.”
Come avevamo scritto, già da ottobre il cda aveva iniziato il processo per la transizione, dal momento che nel 2025 sarebbe scaduto il contratto di Carlos Tavares, con un comitato speciale che avrebbe esaminato le candidature. Ora, come detto, tocca a un nuovo comitato esecutivo, presieduto da John Elkann, assumere le mansioni del ceo.
Di fatto, dunque, è John Elkann a comandare su tutto. E il presidente di Stellantis, che ha informato personalmente sia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sia la premier Giorgia Meloni, ha rilasciato questa dichiarazione: “Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di PSA e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore. Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato Esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo CEO. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”. Con la conferma della guidance resa nota a giugno. In attesa di risultati che, al momento, finanziariamente sembrano piuttosto funesti.
Nel terzo trimestre, infatti, i ricavi di Stellantis sono calati del 27%, scendendo a 33 miliardi di euro. Il tutto legato al calo delle consegne, al mancato impatto positivo dell’elettrico, nonché di una strategia evidentemente sbagliata sul mercato americano.
A Piazza 2024 Stellantis, nel giro di sei mesi, ha perso oltre il 40% della sua capitalizzazione. E Tavares, nel tentativo di invertire la rotta, aveva anche avviato il piano “Doghouse” fatto di tagli ai costi, nonché un cambio radicale del management, compresa la cfo Nathalie Knight, la responsabile dei conti.
La decisione di Tavares, comunque, arriva - forse non a caso, lasciano intendere voci dall'interno di Stellantis - dopo l'arrivo in cda di Edouard Peugeot, alla testa di Peugeot Invest che è il secondo azionista di Stellantis. La sensazione è che l'intenzione di Tavares di puntare sulla transizione elettrica totale non fosse più condivisa dal cda.
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