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Il Borghese

John Elkann (ora) fa pace con l'Europa. E alla Borsa piace

Stellantis torna nelll'Acea di De Meo. Rinnegata totalmente l'era Tavares

John Elkann (ora) fa pace con l'Europa. E alla Borsa piace

Stellantis sembra voltare pagina, almeno a livello “alto”, perché in basso, nelle fabbriche e nell’indotto, restano cassa integrazione e persino lettere di licenziamento (da parte delle aziende fornitrici). Ma John Elkann, ora, prende le distanze dalla strategia di Carlos Tavares e riporta il Gruppo in seno all’Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto, presieduta da Luca De Meo (sul quale non si placano i rumors che lo vogliono al posto di Tavares a breve).

La conferma del Gruppo è arrivata in serata, dopo le indiscrezioni pubblicate dal sito tedesco News.de. «Stellantis, la seconda casa automobilistica europea, conferma che intende presentare domanda di adesione all’Acea», è una breve nota che arriva da Stellantis, che dall’associazione era uscita nel gennaio 2023. In pratica, Elkann (con i soci francesi, determinanti quanto gli americani in questa “spinta”) intende ricomporre un tessuto politico non ostile attorno a Stellantis. Carlos Tavares era l’unico amministratore delegato che si opponeva alla richiesta di modifica delle normative, quelle sulle emissioni di CO2 per cui i costruttori, dal prossimo anno, rischiano multe per 15 miliardi di euro. Eppure, per non incappare nelle sanzioni, Stellantis dovrebbe vendere il 20% di auto elettriche in più, cosa che stop alla produzione e mercato non consentono.

Dice John Elkann che la priorità è «la puntuale attuazione della strategia della società nell'interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders». Una rottura completa, dunque, per invertire la rotta e salvare produzione e dividendi.

E dal punto di vista finanziario, la cosa sembra funzionare: il venerdì di Borsa regala a Stellantis un +3,19% a Piazza Affari, con un recupero di capitalizzazione attorno ai 3 miliardi di euro in pochi giorni.

Sarà cambio di rotta anche produttivo? Il 17 dicembre ci sarà il Tavolo per l’Automotive. Il ministro Urso si aspetta che «l’azienda ci presenti un piano assertivo, chiaro, sostenibile, per rilanciare la produzione e gli investimenti nel nostro Paese». Quello che si aspettano qui in basso, non a Piazza Affari.

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