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La crisi dell'automotive

Auto, la rinascita di Volkswagen. Tracollo Lancia (senza la vecchia Ypsilon): -73%

I dati delle immatricolazioni in Europa. Ecco quali sono i Paesi dove vanno peggio

Auto, la rinascita di Volkswagen. Tracollo Lancia (senza la vecchia Ypsilon): -72%

A gennaio, il mercato automobilistico dell'Unione Europea ha registrato un calo delle immatricolazioni del 2,6%, totalizzando 831.201 unità. Tra i principali mercati in flessione troviamo la Francia (-6,2%), l'Italia (-5,8%) e la Germania (-2,8%), mentre la Spagna ha segnato una crescita del 5,3%. È quanto emerge dai dati diffusi dall'ACEA, l'Associazione europea dei costruttori di automobili. Dai quali si nota la rinascita di Volkswagen, dopo le notizie di crisi e i tagli di personale e stabilimenti; sempre al ribasso il gruppo Stellantis, dove a spiccare è il brand Lancia che, orfano della vecchia Ypsilon, deve attendere i risultati della nuova, appena giunta sul mercato.

Analizzando il quadro più ampio dei mercati UE, EFTA e Regno Unito, le immatricolazioni hanno subito una contrazione del 2,1%, raggiungendo 995.000 unità complessive. Nel segmento della mobilità elettrica, le vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno registrato un notevole incremento del 34%, corrispondente a 124.341 unità, rappresentando così il 15% del mercato rispetto al 10,9% dell'anno precedente. Germania (+53,5%), Belgio (+37,2%) e Paesi Bassi (+28,2%) sono stati trainanti, con l'Italia che ha segnato un'impressionante crescita del 126% a 6.702 unità. La Francia, invece, ha registrato un lieve calo dello 0,5%.

Le auto ibride hanno continuato il loro trend positivo con un aumento delle vendite del 18,4%, raggiungendo 290.014 unità e una quota di mercato del 34,9%, mentre le ibride plug-in hanno visto una diminuzione dell'8,5%, totalizzando 61.406 unità, penalizzate da cali significativi in Belgio (-66,6%) e Francia (-54%). Le immatricolazioni di auto a benzina hanno subito un forte calo del 18,9%, con un totale di 244.763 unità e una quota di mercato ora al 29,4%. Le auto diesel sono diminuite ancor più drasticamente del 27%, toccando una quota del 10%.

Tra i principali produttori, Volkswagen ha brillato con una crescita del 5,6% a 230.000 unità, consolidando una quota del 27,7%. Al contrario, Stellantis ha visto una flessione del 17,9% a 133.506 unità, riducendo la sua quota di mercato al 16,1%. In positiva controtendenza solo Alfa Romeo (+22,7%), mentre hanno subito forti cali Lancia (-73%), DS (-42%), Opel (-31%) e altri marchi del gruppo. Renault si posiziona al terzo posto in termini di vendite, con un incremento del 5%, portando a 90.362 unità la sua quota del 10,9%. Dacia ha visto un decremento del 6%, mentre Renault e Alpine hanno ottenuto performance positive rispettivamente del +19% e +170%.

Toyota si posiziona quarta nonostante un calo del 4,9%, mentre Hyundai, BMW, e Mercedes hanno visto diminuzioni simili. Smart ha registrato un drastico calo del 97,3%. Tesla ha dimezzato le immatricolazioni, mentre il marchio MG del gruppo cinese SAIC ha sorpreso con un aumento del 76,5% a 17.291 unità, segnalando una tendenza positiva. Questi dati riflettono un settore in trasformazione, con l'ascesa dell'ibrido - già compresa da quasi tutti i produttori - che sta rapidamente ridefinendo il panorama automobilistico europeo e l'agenda politica, non solo dei costruttori.

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