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Cultura

Il Museo dell'Informatica si trasforma e diventa digitale

Il MuPIn apre le sue porte virtuali con modelli 3D e interattività grazie ai fondi del Ministero della Cultura

Il Museo dell'Informatica si trasforma e diventa digitale

A partire da aprile, la collezione storica del Museo Piemontese dell'Informatica (MuPIn) sarà accessibile online, grazie a un innovativo progetto che sfrutta i fondi TOCC (Transizione Digitale degli Organismi Culturali e Creativi) del Ministero della Cultura e del PNRR. Questo passo preserva la ricca eredità del museo e la rende accessibile a un pubblico globale attraverso il metaverso.

La storia recente del MuPIn è segnata da sfide significative. Dopo l'alluvione del 2016, che ha devastato la sede di Moncalieri e danneggiato parte della collezione, il museo ha dovuto chiudere le sue porte fisiche. Attualmente, la sede si trova in Piazza Riccardo Valla, accanto al Museo del Fantastico e della Fantascienza (MuFANT), ma le restrizioni di sicurezza impediscono l'accesso al pubblico. In attesa dei lavori di messa a norma, il museo ha deciso di abbracciare il digitale, offrendo un'esperienza unica e interattiva.



Il metaverso del MuPIn non è solo una replica virtuale del museo fisico, ma un'esperienza immersiva che permette ai visitatori di interagire con la storia dell'informatica. Tra i modelli 3D disponibili, spiccano icone come il Commodore Amiga 1000, l'Apple Lisa 2, l'IBM 5100 e l'Olivetti M20, simboli di un'epoca che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia. I visitatori potranno esplorare questi calcolatori storici, giocare con l'ambiente circostante e scoprire curiosità e dettagli tecnici che hanno segnato l'evoluzione del settore.

Oltre alla collezione virtuale, il MuPIn ha sviluppato un progetto di videomapping interattivo, finanziato dai fondi TOCC. Questa tecnologia trasforma le superfici di edifici e monumenti in schermi interattivi, coinvolgendo i passanti in giochi collaborativi attraverso il proprio smartphone. Un esempio di successo è stato l'evento presso l'Ecomuseo dei Freidano di Settimo Torinese, dove il videomapping ha animato la facciata dell'edificio, offrendo un'esperienza unica e coinvolgente. Il MuPIn, con la sua transizione digitale, preserva la memoria storica dell'informatica e la proietta nel futuro, rendendola accessibile e interattiva per tutti.

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