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La crisi dell'ex Fiat
02 Aprile 2025 - 05:50
Stellantis vede (un po') meno nero sul fronte delle immatricolazioni, anche se perde a livello europeo 20.000 vetture prodotte, e convoca i fornitori della filiera automotive: oltre 400 aziende che, questa mattina, si troveranno all'Hub Heritage di Mirafiori, a Torino, per incontrare i vertici del Gruppo.
Le riunioni con i fornitori erano una prassi abbastanza costante nel passato, in particolare durante l'era Marchionne, per Fiat e poi Fca. Con la fusione con Psa che ha dato vita a Stellantis, confronti di questo tipo non ci sono più stati: c'erano solo le direttive - rigorosamente a voce - del ceo Carlos Tavares, il quale non è più un mistero favorisse le imprese francesi... Ora, nella necessità di riallacciare rapporti di un certo tipo, ed evitare anche lo "scippo" di concorrenti insidiosi come BYD, il Gruppo è tornato all'antico.
Oggi, dalle 9 a Mirafiori, ci sarà l'incontro: è prevista la presenza di Jean Philippe Imparato, capo di Europe Enlargede, e di Maxime Picat, Chief Operating Officer per Asia, Medio Oriente e Africa del Gruppo, ma soprattutto membro del comitato direttivo presieduto da John Elkann che, di fatto, svolge le funzioni del ceo in attesa del successore di Tavares. Da questo incontro, chiaramente, sono attese indicazioni sulle prossime mosse produttive del Gruppo, in particolare in Italia: a Mirafiori, in questo momento, la produzione è ferma fino al 4 maggio per i lavori necessari a installare le linee della futura Fiat 500 Ibrida, che sarà in produzione da ottobre.
E sempre sul fronte produzione, e con attenzione proprio alle piccole e medie imprese fornitrici, va riportato quanto dichiarato da Imparato in una audizione al Senato francese: come riporta la Reuters, Stellantis a marzo ha prodotto 20mila veicoli in meno. Il motivo? Mancavano pneumatici e propulsori ibridi. Questo perché, secondo Imparato, le nuove normative sulle emissioni stabilite dall'Unione Europea hanno complicato le attività della logistica, portando a ritardi nelle forniture. Coinvolti anche i cambi eDct prodotti proprio a Mirafiori.
Sul fronte immatricolazioni, in Italia a marzo il Gruppo, nel complesso, totalizza 52.128 immatricolazioni (-0,9%, a fronte di un mercato che riprende a viaggiare, con +6,2%), con una quota di mercato del 30,3%. Dunque una sostanziale stabilità, anche se in questo primo trimestre il dato complessivo è di un calo rispetto al 2024 di oltre il 10%. Sulle politiche future, inoltre, peserà la questione dei dazi americani fino al 25%, che il presidente Donald Trump (che nella giornata di ieri ha incontrato John Elkann) annuncerà oggi, rendendoli effettivi da domani.
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