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La guerra degli Agnelli
13 Luglio 2025 - 12:10
John Elkann paga e prova a uscire dall'inchiesta sull'Eredità Agnelli. Una pace con il Fisco che potrebbe accontentare la Procura della Repubblica (che nel frattempo ha fatto slittare la chiusura indagini) e salvare la sua posizione di controllo dell'impero ex Fiat. Ma una mezza sconfitta, a questo punto, per sua madre Margherita Agnelli. "Chiudiamo una vicenda dolorosa sul piano personale e familiare" è il pensiero del presidente di Stellantis.
Truffa ed evasione fiscale
La questione è quella dell'inchiesta per truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale che riguarda John Elkann e i fratelli Lapo e Ginevra, assieme a Gianluca Ferrero, commercialista e presidente della Juventus, e il notaio svizzero Urs von Grunigen. Al centro di tutto le ultime volontà di Marella Caracciolo, vedova dell'Avvocato Gianni Agnelli. Secondo le accuse - lanciate da Margherita Agnelli, che da anni sostiene le sia stato nascosto il reale valore dell'eredità paterna -, quel testamento redatto in Svizzera non sarebbe valido, in quanto Marella non era realmente residente in terra elvetica.
Da qui le accuse di "artifizi e raggiri" da parte degli Elkann per continuare a sostenere la residenza elvetica, con due fini: uno, il pagamento di tasse inferiori; in secondo luogo, il testamento poteva escludere - a differenza di quanto prevede la legge italiana - la figlia Margherita per passare tutto ai nipoti. E non solo il controllo dell'Impero, come vedremo più avanti, ma anche capitali depositati in trust offshore, all'estero.
I trust all'estero e la messa alla prova
Gli Elkann avevano già cominciato a pagare delle somme al Fisco, per sanare quei redditi offshore che a detta dei magistrati non sarebbero stati inseriti nelle loro dichiarazioni dei redditi. Adesso, secondo quanto anticipato dal FattoQuotidiano, la somma di cui si parla è di circa 175 milioni di euro, già quasi interamente versata da John Elkann. Che, dopo questo ravvedimento, dovrebbe trovare l'accordo anche con la Procura: la strada è quella della messa alla prova, ossia un anno di "servizi sociali" per evitare il processo (una condanna avrebbe effetti devastanti sulle società, da Exor a Stellantis a Ferrari). Una messa alla prova, peraltro, che lui potrebbe svolgere anche presso la stessa Fondazione Agnelli o Specchio dei Tempi di cui sua moglie Lavinia Borromeo è presidente.
Anche Lapo e Ginevra fuori dal processo
La Procura della Repubblica non a caso sembra aver deciso di rimandare a dopo l'estate la chiusura indagini, inizialmente prevista in questo mese di giugno. Se il gip dovesse poi accettare la messa alla prova (cui la Procura sembra intenzionata a dare parere favorevole), tutto quanto riguarda John Elkann resterebbe "congelato". Ossia, nessun processo e nessun patteggiamento. Verso l'archiviazione, invece, le posizioni di Lapo e Ginevra, in quanto l'impianto accusatorio sembrava portare a Elkann come unico "regista" assieme al commercialista Ferrero.
La società semplice Dicembre
Per lui, invece, restano le accuse che portano anche alla falsificazione di un paio di documenti relativi alla società semplice Dicembre, quella che garantisce a Elkann il controllo dell'impero. La strada migliore sarebbe quella del patteggiamento, per evitare un processo con dibattimento in aula da cui non uscirebbero titoli molto favorevoli all'immagine stessa di Elkann.
La beffa per Margherita?
Chi rischia di rimanere a mani vuote, invece, è Margherita Agnelli. Il suo scopo era dimostrare la falsità e l'invalidità del testamento, nonché delle passate donazioni (della Dicembre) di Marella ai nipoti. Il tutto per rientrare nell'asse ereditario e anche nel capitale societario di Dicembre. Ma se John esce in questo modo dal processo, se sana le posizioni fiscali, in assenza di sentenza per truffa per Margherita verrebbe a mancare il necessario appiglio legale per l'impugnazione. A meno che, se si accertassero irregolarità sulla tassa di successione (non dovuta se la residenza fosse elvetica), l'accordo di John con il gip e l'eventuale patteggiamento di Ferrero potrebbero confluire nei documenti relativi alla causa in sede civile (che si discuterà il 29 settembre a Torino).
Le parole degli Elkann
Quanto agli Elkann, un portavoce della Famiglia, da noi raggiunto, dichiara:"Confermiamo che John, Lapo e Ginevra Elkann hanno raggiunto una definizione complessiva con l’Agenzia delle Entrate delle potenziali controversie attinenti agli oneri tributari su di essi potenzialmente gravanti quali eredi di Donna Marella Agnelli. Tale definizione è stata conclusa senza alcuna ammissione neppure tacita o parziale della fondatezza delle contestazioni inizialmente ipotizzate". Inoltre, spiega, "sono in atto interlocuzioni con la Procura della Repubblica di Torino, il cui esito non è al momento definito. Nel rispetto di tutti gli organi coinvolti, non abbiamo commenti da rilasciare sul procedimento, che è tuttora in corso"
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