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Piemonte, 18 milioni per gli anziani non autosufficienti: al via la misura “Protezione sociale”

Prima regione in Italia a sperimentare un piano finanziato dal Fondo Sociale Europeo per migliorare l’assistenza personalizzata e sostenere famiglie e strutture

Piemonte, 18 milioni per gli anziani non autosufficienti: al via la misura “Protezione sociale”

Un investimento concreto per tutelare le persone più fragili e sostenere le famiglie: si chiama “Protezione sociale” la nuova misura approvata dalla Regione Piemonte, che stanzia 18 milioni di euro a favore delle persone non autosufficienti già ospitate in strutture residenziali e semiresidenziali convenzionate con il Servizio sanitario regionale.

Si tratta di un’iniziativa senza precedenti in Italia, cofinanziata con fondi del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), e finalizzata ad affrontare due esigenze: evitare l’aumento delle rette a carico delle famiglie e potenziare la qualità dell’assistenza offerta nelle strutture. La misura è stata presentata oggi al Tavolo Rsa, alla presenza dei gestori delle strutture. «È una misura innovativa, che ho personalmente illustrato ai vertici della Commissione europea – spiega il presidente Alberto Cirio – Permetterà di garantire più servizi e maggiore attenzione per i nostri anziani, senza gravare ulteriormente sulle famiglie. Ogni ospite avrà un piano di assistenza personalizzato con supporto psicologico, attività riabilitative e relazioni familiari potenziate».

Il progetto prevede l’introduzione di piani di assistenza personalizzati (Pap), costruiti attorno ai bisogni specifici di ciascun ospite, grazie al lavoro integrato di più figure professionali. Gli interventi spazieranno dal sostegno psicologico al potenziamento delle capacità cognitive, fino a terapie occupazionali, attività riabilitative e percorsi di riattivazione sociale e relazionale, anche al di fuori delle strutture. Destinatari della misura saranno circa 30mila persone, tra cui anziani non autosufficienti, disabili, minori con disturbi del neurosviluppo, persone con dipendenze e disturbi psichici. Il coordinamento sarà affidato alle Asl, che presenteranno progetti sperimentali coinvolgendo le strutture accreditate. A queste verrà riconosciuto un rimborso per ogni Pap attivato.

I 18 milioni di euro di “Protezione sociale” si aggiungono a una serie di interventi già messi in campo dalla Regione, come 22,4 milioni per le Rsa nel 2024, 14 milioni per disabilità, salute mentale, dipendenze e minori, e incremento complessivo delle risorse per l’assistenza: da 268 milioni nel 2018 a 340 milioni previsti nel 2025. «La nostra Giunta è quella che ha investito di più, nella storia del Piemonte, nella cura delle persone non autosufficienti – afferma l’assessore al Welfare Maurizio Marrone – L’obiettivo è proteggere i cittadini dai rincari, ma anche garantire servizi di qualità e operatori meglio retribuiti».

La misura fa parte della programmazione 2021–2027 del FSE+ e coinvolge le direzioni regionali Sanità, Welfare, Istruzione e Lavoro, in un progetto integrato che punta a rafforzare la rete di servizi, formare il personale e coinvolgere attivamente le famiglie. «Grazie al coinvolgimento delle Asl potremo garantire l’applicazione di “Protezione sociale” e qualità uniforme nei progetti – aggiunge l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – È un altro passo verso un sistema sanitario davvero accessibile a tutti».

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