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Aumenti estivi

Autonoleggio Estate 2025: a Torino i prezzi sono aumentati del 95% dall'anno scorso

Federconsumatori denuncia aumenti spropositati: il capoluogo piemontese guida la classifica dei rincari

Autonoleggio Estate 2025: a Torino i prezzi sono aumentati del 95% dall'anno scorso

Con l’inizio di agosto, l’Italia entra nel cuore della stagione turistica estiva. Molte famiglie si stanno preparando a partire per le vacanze, spesso pianificate con largo anticipo per contenere i costi. Tuttavia, nonostante gli sforzi, uno degli ostacoli più evidenti per chi si sposta è il caro-noleggio: i prezzi per affittare un’auto sono schizzati verso l’alto in modo preoccupante. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il noleggio di una semplice utilitaria a benzina (senza assicurazioni aggiuntive o optional) nella settimana dal 19 al 25 agosto costa in media 437,47 euro. Si tratta di un aumento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando la spesa media si aggirava attorno ai 350 euro.

Il fenomeno ha ormai assunto le caratteristiche di un rincaro strutturale, che incide concretamente sui bilanci familiari e sulle possibilità di spostamento dei cittadini. Le segnalazioni arrivate a Federconsumatori da tutto il Paese parlano di difficoltà nel trovare veicoli disponibili, soprattutto se la prenotazione avviene sotto data. Le poche auto ancora reperibili vengono offerte a cifre altissime, spesso fuori portata per chi cerca una soluzione economica. Ai rincari del noleggio si aggiungono poi quelli, già noti, del carburante, che mantengono livelli elevati.

In questo contesto nazionale già critico, la situazione a Torino non migliora affatto. La città si conferma tra le più colpite d’Italia, sia per quanto riguarda gli aeroporti che le stazioni ferroviarie. All’aeroporto di Caselle, ad esempio, i costi per una settimana di noleggio sono aumentati vertiginosamente rispetto all’anno scorso, con punte che raggiungono anche il 95% in più. Anche la stazione di Porta Nuova registra tariffe altissime, con offerte che arrivano a sfiorare i 580 euro per una semplice utilitaria. Il rincaro torinese supera di gran lunga la media nazionale e punta i riflettori sulle dinamiche che stanno determinando simili aumenti.

L’associazione chiede un intervento urgente da parte dell’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e dell’ART (l’Autorità di Regolazione dei Trasporti), affinché vengano chiarite le cause di questi rincari spropositati e venga valutata l’eventuale presenza di pratiche speculative.

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