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Cultura & memoria

Cinema a Mirafiori: memoria industriale e cultura popolare tra set, documentari e iniziative locali

Il rapporto tra produzione cinematografica, trasformazione urbana e identità della periferia torinese

Cinema a Mirafiori

Istantanea dal "boom" a Mirafiori: la linea della 500, della 600 e della 1100

Il quartiere Mirafiori, storicamente associato all’industrializzazione torinese e alla produzione automobilistica, in particolare con la presenza dello stabilimento FIAT, ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per l’immaginario collettivo legato al lavoro operaio. Nel tempo, questo patrimonio è stato rielaborato anche attraverso il linguaggio cinematografico, con produzioni che hanno utilizzato la zona come ambientazione o come oggetto di riflessione socio-culturale.

A partire dagli anni Sessanta e Settanta, Mirafiori è entrata nel racconto filmico italiano con documentari, reportage e lungometraggi che indagavano il mondo operaio, le condizioni di lavoro e i conflitti sociali. Tra i casi più noti, Classe operaia va in paradiso (Elio Petri, 1971) – seppure girato altrove – ha contribuito a definire un’estetica e un linguaggio che trovavano risonanza anche a Torino. Negli anni più recenti, alcune produzioni indipendenti e film di fiction hanno scelto Mirafiori come sfondo urbano: tra questi Mirafiori Lunapark (2014) di Stefano Di Polito, ambientato in un’ex officina dismessa, trasformata simbolicamente in un luogo di svago intergenerazionale.

Parallelamente, negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative promosse a livello locale per mantenere vivo il legame tra la comunità del quartiere e il patrimonio audiovisivo. La Casa nel Parco, centro culturale di via Panetti, ha ospitato rassegne dedicate alla memoria industriale, spesso in collaborazione con enti come il Museo Nazionale del Cinema e l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea. Anche le Circoscrizioni comunali, in particolare la 2, hanno sostenuto proiezioni pubbliche, laboratori con le scuole e percorsi multimediali sulla storia del lavoro.

Mirafiori rappresenta inoltre un caso di studio nei progetti universitari sulla rigenerazione urbana e la memoria sociale. Il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico e dell’Università di Torino ha condotto ricerche sul ruolo della narrazione cinematografica nella trasformazione delle periferie post-industriali. L’interesse si concentra sul modo in cui il cinema, insieme ad altri strumenti culturali, contribuisce a rielaborare i significati dei luoghi dismessi e delle identità collettive.

Nonostante l’assenza di una vera e propria filiera produttiva cinematografica sul territorio, Mirafiori resta un nodo simbolico nel panorama urbano torinese, dove memoria industriale, cultura popolare e linguaggi visivi si intersecano. Le iniziative culturali attuali non mirano solo alla conservazione, ma anche alla reinterpretazione del passato attraverso nuove forme di partecipazione.

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