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POSSIBILI DISAGI
21 Settembre 2025 - 08:20
La protesta che blocca tutta Italia per 24 ore e un lunedì nero per chi deve spostarsi (e non solo) per l’agitazione dei sindacati di base motivata dalla «solidarietà alla popolazione palestinese colpita dalla guerra». Dopo un primo stop, guidato dalla Cgil, che ha coinvolto il settore privato venerdì scorso, la prossima protesta è prevista per domani, lunedì 22 settembre.
A differenza della prima giornata, la mobilitazione di lunedì si allarga anche ai pubblici, interessando numerosi settori, tra cui trasporti, scuole, logistica e lavoratori portuali.
A siglare lo stop, Usb (Unione Sindacale di Base), Cub (Confederazione Unitaria di Base), Adl Varese e Sgb (Sindacato Generale di Base) e Usi-CIT (Unione Sindacale italiana), in risposta «al genocidio in corso nella Striscia di Gaza - spiega il sindacato Usb - e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati a portare beni di prima necessità al popolo palestinese».
Lo sciopero per i mezzi di trasporto durerà 24 ore. Sono state però comunicate delle fasce orarie garantite. Ecco chi e quando si fermerà.
Durante la giornata di sciopero Trenitalia garantisce servizi minimi di trasporto, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. I viaggi però, come quelli di Gruppo Fs, Trenitalia Tper e Tre Nord, potrebbero subire variazioni o cancellazioni. I treni che hanno avviato la loro corsa prima dell’inizio del blocco, arriveranno a destinazione solo se raggiungibile entro un’ora dall’inizio dello sciopero. In caso contrario potrebbero terminare la corsa in stazioni precedenti a quella finale.
L’elenco completo dei servizi garantiti è consultabile su ciascun sito delle aziende di trasporto.
Anche Gtt aderirà alla protesta sindacale.
Lo comunica lo stesso Gruppo sui propri canali, annunciando il suo sostegno alla «protesta politica- sociale».
Per quanto riguarda il servizio urbano, suburbano e metropolitana, la fascia garantita va dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. L’extraurbano (linea 3971 Ciriè - Ceres), da inizio servizio fino alle 8, e dalle 14.30 alle 17.30.
Non solo trasporti pubblici: anche i taxi si fermeranno dalle 24 di domenica notte.
Lo stop coinvolge anche scuole e Università torinesi (e italiane), con la mobilitazione di tutto il personale docente e ATA del comparto istruzione e ricerca. Lo ha comunicato il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha confermato l’adesione di vari sindacati. Inoltre, sono previsti diversi cortei e manifestazioni organizzati dalle reti universitarie pro -Pal, all’interno degli spazi degli Atenei.
A sostegno dello sciopero nazionale, a Torino, è previsto un presidio pro Palestina in piazza Carlo Felice, alle ore 10.30, davanti alla stazione di Porta Nuova. La manifestazione sarà una delle tante mobilitazioni in tutta Italia e momento cruciale per la giornata di sciopero, che vedrà blocchi e proteste in altri luoghi strategici della città.
In una nota, il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, nonostante sia «un’astensione dal lavoro senza preavviso», confida che «i disagi siano limitati», ribadendo anche che «le posizioni politiche di qualche sindacato di sinistra non possano essere fatte sulla pelle dei lavoratori».
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