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Il caso

Il sindaco sul gli scontri di venerdì: "Ferma condanna...ma offuscano"

Ai microfoni di Toradio Lo Russo ribadisce la sua posizione sui fatti violenti

Sindaco Stefano Lo Russo e assessore alla Sicurezza Marco Porcedda

L'occupazione dell'aeroporto di Caselle, l'assalto nella notte alle Ogr, la vandalizzazione di decine di auto della Leonardo. I due giorni di cortei Pro Pal (ma non solo) tra giovedì e venerdì scorso hanno profondamente scosso la città con video degli scontri che hanno fatto il giro del web.

Per questo, all'indomani dei fatti, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, subito dopo avere partecipato al Comitato per la Sicurezza Pubblica insieme al prefetto di Torino aveva chiarito subito la situazione con i giornalisti, avvertendo però che all'interno delle indagini in corso si parlerebbe di "poche centinaia di antagonisti e anarchici, tra cui c'è una saldatura". Una parte di manifestanti "violenti politicizzati. In grado di "reclutare" persone che vengono a comporre cortei anche se non sono parte di una regia politica", aveva spiegato.

E mentre la Questura, per ragioni di ordine pubblico, "prescrive" il cambio data e la staticità del corteo previsto per questa sera alle 19.30 da piazza Castello, in occasione del secondo anno dalla strage di Hamas in Israele, Lo Russo ribadisce la sua posizione sulle ultime manifestazioni ai microfoni di Toradio. La premessa è sempre la stessa: "grande soddisfazione" per la mobilitazione di decine e decine di migliaia di persone, tra cui tanti ragazzi giovani. "Da torinese penso che dobbiamo essere veramente orgogliosi che ci sia un risveglio e un'attenzione a un tema così delicato". Per poi arrivare alla condanna "ferma" e "senz'appello" dei pochi autori degli episodi violenti.

L’occupazione dell’aeroporto di Caselle, l’assalto nella notte alle OGR, la vandalizzazione di decine di auto della Leonardo. I due giorni di cortei Pro Pal tra giovedì e venerdì scorso hanno profondamente scosso la città con video degli scontri che hanno fatto il giro del web.

Per questo, all’indomani dei fatti, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, subito dopo avere partecipato al Comitato per la Sicurezza Pubblica insieme al prefetto di Torino, aveva chiarito la situazione con i giornalisti, avvertendo però che all’interno delle indagini in corso si parlerebbe di “poche centinaia di antagonisti e anarchici, tra cui c’è una saldatura”. Una parte di manifestanti “violenti politicizzati”. In grado di “reclutare” persone che vengono a comporre cortei anche se non sono parte di una regia politica,” aveva spiegato.

E mentre la Questura, per ragioni di ordine pubblico, “prescrive” il cambio data e la staticità del corteo previsto per questa sera alle 19.30 da piazza Castello, in occasione del secondo anno dalla strage di Hamas in Israele, Lo Russo ribadisce la sua posizione ai microfoni di Toradio. La premessa è sempre la stessa: “grande soddisfazione” per la mobilitazione di decine e decine di migliaia di persone, tra cui tanti ragazzi giovani. “Da torinese penso che dobbiamo essere veramente orgogliosi che ci sia un risveglio e un’attenzione a un tema così delicato”. Per poi arrivare alla condannaferma” e “senz’appello” dei pochi autori degli episodi violenti.

“I danneggiamenti, i vandalismi alla città, offuscano anche la causa palestinese perché poi inevitabilmente si parla solo di questi “teppisti” e non si parla delle decine di migliaia di persone che invece sfidano pacificamente”, aggiunge.

Proprio su questi cosiddetti “teppisti”, “maranza”, anche definita “bassa manovalanza”, reclutata nelle zone più fragili della città, infatti, si stanno rivolgendo le indagini in corso. Ed è il motivo per cui, per quanto non sia prevista una vera e propria “autorizzazione a manifestare”, il momento esige cautela.

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